Recensione
La mia carica di cose da fare: oggi infatti, mentre il post va online, sarò in ospedale con mio papà per dei controlli post operatori (non vi preoccupate, sta bene).
Stasera ho la presentazione del romanzo della Cozza in biblioteca, domani sarò a lavorare lontanissimo da casa e giovedì ho una lettura animata dedicata a Leonardo da fare...senza contare che ho lavorato anche domenica alla escape room in biblioteca e che mi sembra che queste settimane siano infinite...diciamo una costante sopravvivenza.
Uso questo termine non a caso, ma perché, come vedete dal titolo del post e dal libro qui sotto parliamo di una delle trilogie distopiche più di successo e che Mondadori proprio oggi rilancia in liberia con una veste grafica tutta nuova (e meravigliosa aggiungo) in occasione dei 10 anni dalla pubblicazione italiana!
Il Review Party durerà tre giorni: domani vi parlerò del secondo volume e giovedì del terzo!
Prezzo: Flessibile 11,05€ Ebook7,99
Serie: Hunger Games #1
Genere:Distopico Young Adult
Data di pubblicazione: 22/10/2019
Trama: Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience. Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Nella sua squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo.
Potevo non partecipare al Review Party di Hunger Games? Ovvimanete no per vari motivi: primo fra tutti ho amato questa serie (con pregi e difetti, si intende), sono stati fra i primi distopici a cui mi sono avvicinata che mi hanno fatto amare questo genere, ho divorato i film e li so a memoria, ma soprattutto non ve ne avevo ancora parlato qui sul blog, imperdonabile per una fan come me.
“Signore e signori, che i settantaquattresimi Hunger
Games abbiano inizio!”
Comunque la storia la conosciamo tutti e per i pochi (spero!) profani che non la conoscono è la seguente: in un paese diviso in 12 distretti, da 74 anni si tengono gli Hunger Games, "giochi" terrificanti, all'ultimo sopravvissuto che pesca 2 ragazzi (un maschio e una femmina) in ogni distretto e che vede un solo vincitore, il sopravvissuto. Siamo in un mondo distopico in cui le guerre, le ribellioni (l'ultima appunto 74 anni prima della storia qui narrata), i cambiamenti climatici hanno sconvolto il pianeta e nello specifico lo stato che si chiama Panem e che potremmo identificare con gli attuali Stati Uniti.
Protagonista e pov della storia è Katniss Everdeen, una ragazza che affronta tutto quello che le sta per capitare a testa alta, spaventata certo, ma non disposta a farlo vedere ai suoi avversari, agli abitanti di Capitol City e agli strateghi, coloro che ogni anno creano l'arena e i pericoli a cui i ragazzi dovranno andare incontro. Katniss è un personaggio controverso, protettiva nei confronti della sorella, fredda e rancorosa con la madre, determinata e testarda, coraggiosa, spaventata ma anche motivata a tornare a casa. Non sempre è facile da comprendere, capire e apprezzare, eppure è uno di quei personaggi che rimangono impressi nel cuore del lettore.
Protagonista e pov della storia è Katniss Everdeen, una ragazza che affronta tutto quello che le sta per capitare a testa alta, spaventata certo, ma non disposta a farlo vedere ai suoi avversari, agli abitanti di Capitol City e agli strateghi, coloro che ogni anno creano l'arena e i pericoli a cui i ragazzi dovranno andare incontro. Katniss è un personaggio controverso, protettiva nei confronti della sorella, fredda e rancorosa con la madre, determinata e testarda, coraggiosa, spaventata ma anche motivata a tornare a casa. Non sempre è facile da comprendere, capire e apprezzare, eppure è uno di quei personaggi che rimangono impressi nel cuore del lettore.
“Non è nella mia natura cedere senza lottare, anche quando le difficoltà sembrano insormontabili.”
Insieme a lei conosciamo Peeta Mellark, l'altro ragazzo proveniente dal Distretto 12 e che ha fatto breccia nel mio cuore sin da subito: lo conosciamo attraverso gli occhi di Katniss e per questo all'inizio rimaniamo diffidenti nei suoi confronti, per poi renderci conto che è davvero una brava persona, uno per cui tifare e tifare ancora; intelligente, protettivo, Peeta è colui che mantiene la sua umanità nella brutalità del mondo in cui si ritrova. Sempre e comunque TeamPeeta!
Ma non c'è solo Peeta o gli altri tributi, perché impareremo ad apprezzare il brubero e alcolizzato Haymitch Abernathy (mentore ed ex vincitore del distrtto 12), Cinna (lo stilista di Katniss e colui che creerà di fatto il mito della ragazza di fuoco), Effie Trinket (l'accompagnatrice dei ragazzi del 12°) e molti altri.
Hunger Games ha per me rappresentato un nuovo modo di vedere e rappresentare le protagoniste: non più docili ragazze in cerca di aiuto o salvataggio, ma di fatto assassine, costrette a farlo per sopravvivere certo, ma pur sempre tali. Katniss non è perfetta, è piena di difetti, è fredda e fragile, ma è anche un'antieroina e un'eroina allo stesso tempo, qualcosa di certamente nuovo nella lettura per ragazzi dieci anni fa e che tutt'ora è attuale.
Per oggi concludo qui, vi ricordo di passare dalle mie colleghe per leggere la loro opinione al riguardo e noi ci diamo appuntamento a domani con la tappa dedicata al secondo capitolo!
Ma non c'è solo Peeta o gli altri tributi, perché impareremo ad apprezzare il brubero e alcolizzato Haymitch Abernathy (mentore ed ex vincitore del distrtto 12), Cinna (lo stilista di Katniss e colui che creerà di fatto il mito della ragazza di fuoco), Effie Trinket (l'accompagnatrice dei ragazzi del 12°) e molti altri.
Hunger Games ha per me rappresentato un nuovo modo di vedere e rappresentare le protagoniste: non più docili ragazze in cerca di aiuto o salvataggio, ma di fatto assassine, costrette a farlo per sopravvivere certo, ma pur sempre tali. Katniss non è perfetta, è piena di difetti, è fredda e fragile, ma è anche un'antieroina e un'eroina allo stesso tempo, qualcosa di certamente nuovo nella lettura per ragazzi dieci anni fa e che tutt'ora è attuale.
Per oggi concludo qui, vi ricordo di passare dalle mie colleghe per leggere la loro opinione al riguardo e noi ci diamo appuntamento a domani con la tappa dedicata al secondo capitolo!
Hunger Games è stato il mio primo distopico e continuo ad amarlo profondamente. Ho una voglia di rileggerlo...
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