mercoledì 18 dicembre 2019

Review Party The Morta Instruments "Shadowhunters.Città di vetro" di C. Clare


 Recensione 



Buon mercoledì!
Oggi doppio post: quello consueto del WWW Wednesday (che andrà online nel primo pomeriggio) e questo, che come avrete intuito, è la tappa del Review Party della nuova edizione della serie Shadowhunters, e oggi parliamo del terzo volume, "Città di vetro".


Città di vetro
Cassandra Clare


    


Editore: Mondadori
Prezzo: Flessibile 11,90€
Pagine: 552
Serie: The mortal instruments #3
Genere: Urban fantasy Young Adult
Data di pubblicazione: 03/12/2019

Trama: Clary era convinta di essere una ragazza come mille altre, e invece non solo è una Shadowhunter, una cacciatrice di demoni, ma ha l'eccezionale potere di creare rune magiche. Per salvare la vita di sua madre, ridotta in fin di vita da una maledizione, Clary si trova costretta ad attraversare il Portale magico che la porterà nella Città di Vetro, luogo d'origine ancestrale degli Shadowhunter, in cui entrare senza permesso è proibito. Come se non bastasse, scopre che Jace, suo fratello, non la vuole laggiù, e Simon, il suo migliore amico, è stato arrestato dal Conclave, che non si fida di un vampiro capace di sopportare la luce del sole. Con Valentine che chiama a raccolta tutti i suoi poteri per distruggerli, l'unica possibilità degli Shadowhunter è stringere un patto con i nemici di sempre, i Nascosti: vampiri, licantropi, stregoni e fate. E mentre Jace si rende conto poco a poco di quanto sia disposto a rischiare per Clary, lei deve imparare a controllare al più presto i suoi nuovi poteri.


Pochissimo tempo dopo la fine degli eventi di "Città di cenere" e a differenza del suo predecessore, è subito più dinamico, veloce, un susseguirsi di eventi, situazioni, scoperte, che ve lo farà leggere d'un fiato.
Approdiamo con Clary e gli altri Shadowhunters nella Città di Vetro, la sede dell'ordine dei nostri guerrieri, e conosceremo alcuni personaggi nuovi, che hanno un passato ben preciso legato a Valentine e non solo, e che saranno importanti più avanti nella storia.
Di tutti i primi tre volumi, questo è quello che preferisco: molte questioni si risolvono, ma altre verranno a galla, aprendo il secondo ciclo di questa serie.
Clary è ancora molto immaturo come personaggio, nonostante io apprezzi alcune sue scelte, su altre avrei proprio voluto scuoterla o frenarla in qualche modo: sempre impulsiva, troppo in realtà, va a cacciarsi e a portare con sé anche i suoi amici, ma riesce sempre a risolvere la situazione e lo scontro finale ne è una prova (anche se proprio quello avrei voluto fosse gestito meglio). Jace pare riprendersi un po' rispetto al secondo volume, tornando l'arrogante ragazzo che abbiamo conosciuto, anche se l'ombra del male continua ad avvolgerlo.
Tornano Simon (che finalmente ha fatto pace con se stesso e prenderà nuove consapevolezze al riguardo), Alec e Isabel e i loro genitori (alle prese con una situazione davvero drammatica), Magnus e Luke e molti altri su cui non mi dilungherò.
Ovviamente c'è Valentine, il cattivo, il nemico da sconfiggere, che come vi avevo già accennato nella recensione ieri, a me piace: è ben caratterizzato, è mosso da un sentimento profondo, una fiducia salda in quello che deve fare per adempiere alla sua missione; è fermo nelle sue decisioni e crede in una causa. I personaggi come lui sono quelli da cui puoi aspettarti di tutto perché non vacillano, sia nel bene che nel male, non fanno marcia indietro, fedeli a se stessi e alle proprio battaglie sino alla fine. Ma Valentine non sarà solo, perché un nuovo personaggio (che poi sarà il villian dei prossimi romanzi) fa la sua comparsa: calcolatore, crudele, sa muoversi bene all'interno della storia ed è bene caratterizzato per essere solo all'inizio delle sue "avventure".
Il terzo volume, come accennavo sopra, conclude benissimo la storilene principale, aprendone un'altra; molte risposte verranno date, ma al contempo alcune nuove domande sorgeranno; per le romantiche come me, non temete, i pezzi del puzzle andranno ad incastrarsi e non ne resterete deluse.
Ora non vi resta che passare dalle mie colleghe per leggere la loro opinione, mentre io vi ricordo che domani andrà online una nuova recensione.


 La gente non nasce buona o cattiva. Forse nasce con delle inclinazioni verso l’una o l’altra parte, ma è il modo in cui ciascuno vive la propria vita che conta. 

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