giovedì 24 ottobre 2019

Review Party "Hunger Games. Il canto della rivolta" di Suzanne Collins


 Recensione 


Buon giovedì!!! Oggi torniamo a parlare di Hunger Games e nello specifico del terzo volume in occasione del decennale della pubblicazione italiana e della nuova veste grafica di Mondadori.
Vi ricordo di passare dalle mie colleghe blogger per leggere la loro opinione!


Hunger Games. Il canto della rivolta
 Suzanne Collins


    


Editore: Mondadori
Prezzo: Flessibile 11,05€ Ebook 7.99
Serie: Hunger Games #3
Genere: Distopico Young Adult
Data di pubblicazione: 22/10/2019

Trama: Contro ogni previsione, Katniss Everdeen è sopravvissuta all'Arena degli Hunger Games. Due volte. Ora vive in una bella casa, nel Distretto 12, con sua madre e la sorella Prim. E sta per sposarsi. Sarà una cerimonia bellissima, e Katniss indosserà un abito meraviglioso. Sembra un sogno... Invece è un incubo. Katniss è in pericolo. E con lei tutti coloro a cui vuole bene. Tutti coloro che le sono vicini. Tutti gli abitanti del Distretto. Perché la sua ultima vittoria ha offeso le alte sfere, a Capitol City. E il presidente Snow ha giurato vendetta. Comincia la guerra. Quella vera. Al cui confronto l'Arena sembrerà una passeggiata.

Terzo e ultimo capitolo della saga, quello che tutti attendevamo dopo aver letto "La ragazza di fuoco" e il suo incredibile finale.
Torniamo a Panem e questa volta nel distretto 13, quello che non doveva esistere, distrutto 75 anni prima e che invece per anni e anni si è solo preparato per il momento che sta per arrivare: ribaltare Panem e "liberare" i distretti dalla prigionia di Capitol.
Katniss è distrutta dal dolore, dal terrore dopo gli avvenimenti degli Hunger Games della memoria: ritrova Gale, Prim e la madre salvi dopo le bombe sul dodicesimo; ha con se Haymitch e Finnick (anche quest'ultimo terrorizzato per ciò che Snow può fare ad Annie), Beete e Plutarch ma non Peeta e Johanna, catturati dai soldati della capitale e ora usati come strumenti contro di lei e gli abitanti dei vari distretti.
Il percorso di Katniss sarà duro, lungo e difficile: dovrà apparire come la ghiandaia imitatrice tanto ammirata dai distretti, ma stando lontana dall'azione e questo alla nostra combattente non va affatto giù e quindi per lei inizierà qualcosa di nuovo: salvare Peeta, Annie e Johanna, allenarsi con i soldati del 13°, superare i traumi causati da tutti gli avvenimenti successi, senza dimenticare la cosa principale, ovvero la vendetta e sconfitta di Snow.
Essendo narrato tutto dal pov della ragazza la prima parte del libro risulta molto, molto lenta, certamente in linea con lo stato d'animo e le difficoltà della ragazza di fuoco, ma rispetto agli altri volumi c'è meno azione nella prima metà e questo purtroppo influisce sulla lettura.
La seconda metà invece cambia molto le carte in tavola: la guerra è di fatto iniziata e per porre fine a tutto c'è un'unica cosa da fare, sconfiggere Snow; il tutto diventa più movimentato, più dinamico e di pathos (con tante lacrime versate) sino alla conclusione che è qualcosa di inaspettato, diverso e complesso, in linea con la personalità della nostra eroina.
Peeta, Gale, Finnick, Haymitch, Beete, Johanna, Prim, Annie, Plutarch e tutti gli altri personaggi incontrati in questi tre volumi hanno il loro spazio, il loro momento, la possibilità di fare le proprie scelte, anche a dispetto della propria vita o sanità mentale. 

 “Rimettere insieme i pezzi richiede dieci volte il tempo che serve per crollare.”  . 
Ho amato questa storia, la complessità della natura umana che emerge dalle pagine di questi libri. Una protagonista atipica, la prima di tante che poi abbiamo incontrato: fredda, dura, ma al contempo dolce, umana; un triangolo amoroso accennato ma non così fondamentale alla storia; personaggi secondari che hanno una caratterizzazione ben definita, credibile e di cui è facilissimo rimanere ammaliati (Finnick parlo di te); un nemico crudele, intelligente, potente ma al contempo fa capire che in fondo il male è dentro ognuno di noi e siamo noi stessi a scegliere se tirarlo fuori oppure no.
Hunger Games è una trilogia particolare, la prima distopica che leggevo da molto tempo, una storia a cui sono legata per moltissimi motivi e che rileggo spessissimo (solitamente almeno una volta all'anno) perché nonostante gli orrori, tornare a Panem è sempre qualcosa di unico.


                    “Possa la fortuna essere sempre a vostro favore.”  

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