Recensione
Dalle mie parti c'è stato il sole che ha cancellato le tristi e grigie giornate precedenti, ma non avevo voglia di fare nulla, se non stare sul divano in pigiama a riposare...diciamo che la ripresa del lavoro dopo le ferie è sempre complicata. Anche voi eravate nelle mie stesse condizioni?
Comunque oggi sono felicissima di partecipare al Review Party di questo nuovo libro, primo di una nuova serie, edito da Mondadori, ovvero "Fiore di sangue" di Crystal Smith.
Prezzo: Rigido 17,90€ Ebook 8,99
Pagine: 276
Serie: Bloodleaf #1
Genere: Fantasy Young Adult
Data di pubblicazione: 14/01/2020
Trama: Quella di Aurelia di Renalt non è per niente una vita da principessa delle favole. Dotata di poteri straordinari, è costretta a nasconderli perché nel suo regno la legge vieta il ricorso alla magia e il Tribunale, un'istituzione speciale assetata di sangue, punisce spietatamente chiunque venga accusato di stregoneria o sorpreso a praticarla. Il suo destino, inoltre, è di sposarsi con un ragazzo che non ha mai incontrato di persona, principe ereditario del Regno di Achlev, per assicurare una pace duratura tra quest'ultimo e il suo regno. Quando però il suo segreto viene svelato, Aurelia è costretta a scappare dal palazzo. Sola e alla deriva, giunge in un nuovo regno, dove insperatamente ha la possibilità di ricominciare da zero. Fingendosi una comune suddita, infatti, per la prima volta da quando è nata può affrontare la sua vita in totale libertà. Qui finalmente scopre la felicità che un'esistenza lontana dagli intrighi politici e dai compromessi può regalare. Qui può mettere a frutto l'oscura magia che le scorre nelle vene e che la lega a una misteriosa e potentissima pianta chiamata sanguefoglia. Ma i fantasmi del passato non la lasciano in pace a lungo. Infatti, nel momento in cui verrà a conoscenza di un piano nefasto del Tribunale che minaccia l'esistenza stessa del suo regno, dovrà scegliere tra la sua nuova vita e quella che pensava di essersi lasciata alle spalle. Con la certezza che se non riuscirà ad agire prima che il Tribunale faccia la sua ultima mossa potrebbe perdere ben più della corona. "Fiore di sangue" è un romanzo dalle tinte cupe, un fantasy nel quale si intrecciano sensualmente magia, amore e intrighi.
Uno dei propositi (non scritti) del nuovo anno è quello di non avere più l'hype a mille su alcuni romanzi, da cui puntualmente vengo delusa, ma di abbassare le aspettative, o meglio non averne alcuna, così da poter davvero godere della lettura del romanzo che ho in mano, senza preconcetti, senza quella trepidazione che mi fa dire"ma quindi quando arriva la parte da cui tutti sono esaltati?" etc.
Con "Fiore di sangue" è stato proprio così: ho cancellato (più o meno) le aspettative che avevo leggendo la sinossi e quando l'ho preso in mano sono riuscita a gustarmelo e finirlo in un giorno.
Primo di una serie (di cui il secondo volume è ancora inedito anche in lingua) potrebbe quasi essere letto come autoconclusivo, perché secondo me aggiungendo qualche capitolo si poteva arrivare ad una conclusione concreta, ma non temete il finale non è aperto e non vi lascerà l'amaro in bocca.
Protagonista della storia è la magia che se nel regno di Renalt è perseguitata da il Tribunale, è invece protetta e accettata nel vicino regno di Achlev e non immune dalla persecuzione anche la principessa ereditaria del primo regno qui citato, ovvero Aurelia, che per "salvarsi" e per un contratto firmato secoli prima, sarà data in sposa a Valentin, il principe erede del secondo regno citato.
Tutto gira intorno a questo e alla sventurata sorte che ribalta la vita della principessa, perché è proprio Aurelia a raccontaci tutta la storia e nonostante ci sia chi non ha apprezzato questo personaggio (Jess sto parlando con te), a me non dispiaciuto.
Aurelia è una giovane donna (ha 17 anni all'inizio della storia) che da tutta la vita convive con la paura di essere scoperta dal tribunale e condannata a morte per ciò che le scorre nelle vene, ma ha anche la voglia, la curiosità di padroneggiare la magia, gestirla e poter fare del bene con quello che il destino le ha donato. Provate ad immaginare di essere nei suoi panni: sei la principessa del regno e hai dei poteri magici, ma il rango non conta nulla perché infatti a governare è quell'istituzione folle e pericolosa che impicca donne colpevoli e non e come se tutto ciò non bastasse sai già di essere promessa sposa ad un principe mai visto del regno "nemico" di cui non ti sono arrivate voci granché esaltanti. Insomma non un quadro esaltante giusto? Eppure, nonostante ciò, nonostante l'immaturità dettata dall'età, gli errori, le paure ma anche il coraggio, Aurelia ha una crescita durante la storia, si impegna, cerca di fare la cosa giusta, di sistemare la situazione e per questo io l'ho apprezzata.
Accanto a lei numerosi personaggi si intrecciano alla storia: incontriamo gli amici di sempre e alcuni nuovi, nemici vecchi e nuovi, che si legano alla ragazza, alla storia, creando le situazioni che porteranno alla conclusione del volume.
La storia è molto lineare, scorre velocemente senza intoppi, ma, c'è sempre un ma, diciamo che un paio di "cose" erano abbastanza palesi e non capisco come Aurelia non abbia capito il tutto. Ma tutto questo, sono sincera, non mi ha rovinato la lettura, perché, mi ripeto, il libro l'ho concluso in un giorno e l'ho trovato piacevole. Sicuramente è un libro molto young, quindi non aspettatevi grandi scene d'amore, sangue a volontà: tutto questo c'è, ma è centellinato e modulato perché sia adatto al pubblico a cui è rivolto.
"Fiore di sangue" è un primo volume interessante, in cui la magia è la protagonista assoluta, in cui si scopre qualcosa sul passato dei due regni protagonisti e dei suoi attuali eredi in cui l'accettazione, la ricerca e la volontà di fare la cosa giusta, prendono il sopravvento su tutto e che leggerete d'un fiato senza interruzioni da quanto è piacevolmente scorrevole.
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