Recensione
Buon venerdì!!! Come state? Pronti per il primo weekend targato estate?
Io sono pronta per il famoso addio al nubilato, ma non vi dico i dettagli che qualcuno potrebbe leggerli e vorrei restasse una sorpresa! Niente di volgare però, giuro!
Nel mentre continuamo a recuperare le vecchie recensioni e oggi vi parlo di "Panic" di Lauren Oliver, edito ben 4 anni fa da Safarà Editore, ma che solo in quest'ultimo periodo ho deciso di recuperare.
Io sono pronta per il famoso addio al nubilato, ma non vi dico i dettagli che qualcuno potrebbe leggerli e vorrei restasse una sorpresa! Niente di volgare però, giuro!
Nel mentre continuamo a recuperare le vecchie recensioni e oggi vi parlo di "Panic" di Lauren Oliver, edito ben 4 anni fa da Safarà Editore, ma che solo in quest'ultimo periodo ho deciso di recuperare.
Prezzo: Rigido 8,90€
Pagine: 363
Serie: Autoconclusivo
Genere:Young Adult
Data di pubblicazione: g25/05/2015
Trama: È arrivata una nuova estate a Carp, una cittadina senza futuro immersa nel cuore grigio di un'America sonnolenta. Ma con la fine della scuola arriva anche Panic, la competizione segreta a cui partecipano i diplomati al liceo cittadino, e come ogni anno è pronta a dissipare il torpore e scatenare i conflitti più violenti, le alleanze più inaspettate, i sentimenti più profondi. Heather, Dodge, Nat e Bishop: un gruppo di amici, una serie di prove da superare. Paura e coraggio, lealtà e tradimento, il miraggio di un primo amore, un biglietto per il futuro; la posta in gioco è altissima, e così anche il rischio. Sei pronto a giocare?
Ammetto di essermi completamente dimenticata di questo volume, ma complice l'annuncio di Amazon di farlo diventare una serie, mi è tornato in mente e ho deciso di dargli una possibilità , nonostante non mi ricordassi granché della trama e del motivo per cui 4 anni fa l'avevo messo in tbr.
Comunque, alla fine, a maggio è arrivato il suo momento e posso dire di essere rimasta un po' spiazzata dal tutto.
La storia è ambientata a Carp, cittadina della periferia americana, in cui la crisi economica si è fatta sentire e in cui da anni, ogni studente della high school versa una quota obbligatoria per la realizzazione in estate di Panic, questo gioco di prove di coraggio (o stupidità ) in cui solo uno alla fine vince e si porta il bel gruzzoletto a casa. Le regole di Panic sono semplici: possono partecipare solo gli studenti che si sono appena diplomati, le prove sono ideate dai giudici che restano anonimi per tutta la durata del gioco e soprattutto nessuno può parlare a nessuno di Panic, bisogna negare la sua esistenza (stile fight club).
Protagonisti della vicenda sono due persone principalmente, ovvero Heather e Doge che ognuno per un motivo diverso ha preso parte all'iniziazione del gioco, ovvero il salto dalla scogliera.
Due persone diverse, ognuna con il suo passato/presente sofferto e con la voglia di vincere il gioco per motivi completamente diversi. Insieme a loro ci sono Nat, la migliore amica di Heather e cotta segreta da sempre di Dodge, e Bishop, colui che sembra essere l'unico sano di testa e che non vuole alla gara. Una storia che fra drammi adolescenziali, problematiche importanti quali alcolismo, malattie, abbandono, creano un mix di alti e bassi nella storia.
Purtroppo molti aspetti del romanzo non mi hanno granché convinto, in primis i due protagonisti principali: da una parte capisco perché entrambi hanno deciso di partecipare e continuare questo folle "gioco estivo", ma dall'altra spesso mi sono trovata infastidita dai loro comportamenti. Dodge spesso lo trovo al limite del bravo ragazzo e certe sue decisioni non comprendo come possano essere perdonate così facilmente. Heather invece è precipitosa, non riesce a vedere al di là del suo naso, nonostante alcune cose siano davvero ovvie (purtroppo!).
Nonostante il rapporto altalenante con i due ragazzi e alcuni fatti purtroppo prevedibili, non mi sento di bocciare completamente la lettura perché in alcuni frangenti mi ha appassionata, tenuta incollata alle pagine e creato quella suspance che era perfetta.
Lo stile della Oliver è quello a cui si è abituati quando si leggono i suoi romanzi: scorrevole, non noioso, descrittivo il giusto.
Un romanzo da cui mi aspettavo certamente di più, o almeno mi aspettavo più colpi di scena e azione, che purtroppo è spesso mancata.
Comunque, alla fine, a maggio è arrivato il suo momento e posso dire di essere rimasta un po' spiazzata dal tutto.
La storia è ambientata a Carp, cittadina della periferia americana, in cui la crisi economica si è fatta sentire e in cui da anni, ogni studente della high school versa una quota obbligatoria per la realizzazione in estate di Panic, questo gioco di prove di coraggio (o stupidità ) in cui solo uno alla fine vince e si porta il bel gruzzoletto a casa. Le regole di Panic sono semplici: possono partecipare solo gli studenti che si sono appena diplomati, le prove sono ideate dai giudici che restano anonimi per tutta la durata del gioco e soprattutto nessuno può parlare a nessuno di Panic, bisogna negare la sua esistenza (stile fight club).
Protagonisti della vicenda sono due persone principalmente, ovvero Heather e Doge che ognuno per un motivo diverso ha preso parte all'iniziazione del gioco, ovvero il salto dalla scogliera.
Due persone diverse, ognuna con il suo passato/presente sofferto e con la voglia di vincere il gioco per motivi completamente diversi. Insieme a loro ci sono Nat, la migliore amica di Heather e cotta segreta da sempre di Dodge, e Bishop, colui che sembra essere l'unico sano di testa e che non vuole alla gara. Una storia che fra drammi adolescenziali, problematiche importanti quali alcolismo, malattie, abbandono, creano un mix di alti e bassi nella storia.
Purtroppo molti aspetti del romanzo non mi hanno granché convinto, in primis i due protagonisti principali: da una parte capisco perché entrambi hanno deciso di partecipare e continuare questo folle "gioco estivo", ma dall'altra spesso mi sono trovata infastidita dai loro comportamenti. Dodge spesso lo trovo al limite del bravo ragazzo e certe sue decisioni non comprendo come possano essere perdonate così facilmente. Heather invece è precipitosa, non riesce a vedere al di là del suo naso, nonostante alcune cose siano davvero ovvie (purtroppo!).
Nonostante il rapporto altalenante con i due ragazzi e alcuni fatti purtroppo prevedibili, non mi sento di bocciare completamente la lettura perché in alcuni frangenti mi ha appassionata, tenuta incollata alle pagine e creato quella suspance che era perfetta.
Lo stile della Oliver è quello a cui si è abituati quando si leggono i suoi romanzi: scorrevole, non noioso, descrittivo il giusto.
Un romanzo da cui mi aspettavo certamente di più, o almeno mi aspettavo più colpi di scena e azione, che purtroppo è spesso mancata.
Peccato, pareva interessante! Forse la serie sarà migliore :D
RispondiEliminasi, purtroppo ci sono state delle cose che proprio non me lo hanno fatto apprezzare
Eliminaio sono indecisa su questo libro. Quando posso preferisco leggere il romanzo prima di vedere il film\serie ma anni fa avevo iniziato Panic e poi accantonato dopo pochissime pagine perchè non mi prendeva. Non so se dargli una seconda possibilità o lasciare...
RispondiEliminaeh non so cosa consigliarti sai...purtroppo io sono rimasta delusa, pensavo davvero in qualcosa di più conoscendo la Oliver...ma direi che con tanti bei libri in giro, potresti passare oltre
EliminaPeccato che tu sia rimasta delusa, a me è piaciuto molto!
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