venerdì 31 gennaio 2020

Recensione "Il principe e la sarta" di Jen Wang


 Recensione 


Buon venerdì, come state? So benissimo di essere stata poco presente, anzi direi che sono stata quasi inesistente non solo qui sul blog, ma anche su quelli delle persone che seguo. Chiedo venia ma un gennaio così difficile per 7000 motivi era da tempo che non lo vedevo, tra mille impegni, programmi, imprevisti e sonno arretrato (che ancora lo è e non credo verrà recuperato a breve).
Senza contare che questa settimana è stata davvero molto difficile anche per altri versi e ringrazio pubblicamente una persona con cui è stato più facile affrontare il tutto: F sai che mi riferisco a te anche se non ti taggo, ma grazie di tutto.
Oggi però vediamo di dare una svolta concludendo bene questo terrificante mese e parlando della graphic novel di Jen Wang edita lo scorso giugno da Bao Publishing, ovvero "Il principe e la sarta".


Il principe e la sarta
Jen Wang


    


Editore: Bao Publishing
Prezzo: Rigido 17,85€ Ebook 7,77
Pagine: 296
Serie: Autoconclusivo
Genere: Graphic Novel
Data di pubblicazione: 06/06/2019

Trama: Un principe con un segreto, un'umile sarta con un grande sogno. Una storia che parla di come si capisce e si accetta chi si è veramente, anche quando gli altri potrebbero giudicarti male. Perché a volte tutto il coraggio che ti serve è nello sguardo di qualcuno che ti vede per come veramente sei.

Ammetto di non essere una gran lettrice di graphic novel (leggo più manga solitamente), ma di questo volume ne ho sentito parlare solo bene (anzi benissimo direi) e quindi ho pensato che fosse il caso di tuffarmici e complice la biblioteca, ecco che a gennaio è finalmente arrivato nelle mie mani.
Tutto inizia a Parigi, in un tempo non precisato e con dei reali del Belgio fittizi (comunque dovremmo essere nella seconda metà del 1800) intenzionati a dare molti balli in onore del figlio sedicenne, il Principe Sebastian, al fine di trovargli moglie. Proprio in occasione di un ballo entra in scena la "sarta", ovvero Frances, che collezionerà un abito audace, sicuramente fuori tempo per l'epoca in cui si trova e che appunto verrà notata dal reale e assunta al suo servizio.
Il tutto prende poi vita fra varie emozioni: il sogno di creare abiti professionalmente, diventare una stilista conosciuta in tutto il mondo, la paura di fallire, il terrore di farsi scoprire, di mostrarsi per quello che si è realmente, per le proprie passioni, per mostrare un lato nascosto e che ancora forse non si è pronti a esporre a tutti.
Tutto si concentra su un unico quanto fondamentale e importante punto: l'importanza della diversità e dell'accettazione della stessa.
Questa graphic novel è un'inno all'accettarsi per come si è: non importa il colore, non importa il ceto, non importa l'orientamento sessuale e i gusti che uno ha o non ha, ma ciò che la persona realmente è.
Sebastian è terrorizzato che il suo segreto venga svelato, ha paura della reazione dei genitori, della società, del suo popolo nonostante Frances gli sia accanto ogni giorno e lo supporti in tutto, vedendo quante buone qualità ha il ragazzo.
Dall'altro lato la sarta è supportata dal principe, che la comprende e apprezza ogni sua creazione.
Tutto prosegue liscio fino alla svolta che inevitabilmente cambierà le sorti dei protagonisti, svelando retroscena, segreti, realtà celate e portando almeno su carta il lieto fine.
Purtroppo sappiamo bene come nella realtà sia più difficile veder realizzato il lieto fine o meglio, c'è ma è sempre ostracizzato dalla ristrettezza mentale che spesso è troppo presente nella nostra società.
La graphic novel, che ho adorato sia nei dialoghi che nelle illustrazioni, prosegue via velocemente (l'ho letta in un'ora gustandomi parola dopo parola, immagine dopo immagine) toccando ogni sensibilità, facendoci sognare e sperare in un mondo migliore, anzi in un'umanità migliore di quella che è ora.

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