martedì 9 aprile 2019

Recensione "Ruin and Rising" di Leigh Bardugo


 Recensione 


Buon martedì! Sapete che sono stanchissima? Volevo andare a nuoto in questo giorni, ma sono di un fiacco incredibile! Sarà la primavera? Sarà che continuo a dire che prendo le vitamine ma ancora non l'ho fatto?! Stasera rimedio, promesso!
Comunque con oggi si concludono le recensioni della Grisha trilogy, recuperata in vista dell'uscita italiana di Six of Crows.


RUIN AND RISING
Leigh Bardugo


     


Editore: Henry Holt and Compan
Prezzo: Flessibile 8,22€ Ebook 4,49
Pagine: 421
Serie: Grisha trilogy #3
Genere: Fanatsy
Data di pubblicazione: 17/06/2014

Trama: Soldier. Summoner. Saint.The nation’s fate rests with a broken Sun Summoner, a disgraced tracker, and the shattered remnants of a once-great magical army.
The Darkling rules from his shadow throne while a weakened Alina Starkov recovers from their battle under the dubious protection of the zealots who worship her as a Saint. Now her hopes lie with the magic of a long-vanished ancient creature and the chance that an outlaw prince still survives.
As her allies and enemies race toward war, only Alina stands between her country and a rising tide of darkness that could destroy the world. To win this fight, she must seize a legend’s power—but claiming the firebird may be her ruin.
Ecco finalmente la recensione del terzo e ultimo capitolo della Grisha Trilogy; sono stata davvero contenta di averla portata a termine perché questo ultimo volume è nettamente il migliore deitre. La conclusione non è quella che desideravo, ma quella comunque che si poteva immaginare visti i precedenti volumi.
La storia riprende dopo lo scontro avvenuto alla fine del secondo volume fra Alina e il suo gruppo contro il Darkling; la ragazza è disperata, affranta, sconfitta mentre il villian ha raggiunto il suo scopo ed è esattamente dove ha sempre voluto essere. Nonostante ciò Alina è disposta a tutto pur di sconfiggere l'oscurità e per farlo dovrà trovare il terzo amplificatore. Riuscirà la ragazza a portare la pace a Ravka e ad accettare le conseguenze che ciò comporta?
Alina, la nostra protagonista, che nel corso di tre libri è cresciuta notevolmente; non particolarmente bella, dotata, ma con una grande forza interiore. La ragazza è stata più volte sconfitta, ma si è sempre rialzata, ha affrontato le sue paure, le sue insicurezze, ha comesso errori, ma  non ha mai rinunciato a ciò che credeva, a ciò che voleva, è caduta ma ha saputo non mollare mai. Un percorso lungo e tortuoso ma che rende la sua caratterizzazione davvero ben riuscita, facendo della ragazza un'eroina imperfetta ma credibile.
Ma questa serie non sarebbe la stessa se lui non fosse stato così perfetto nel suo ruolo, ovvero il Darkling. Uno dei villian meglio costruiti per quanto mi riguarda: lui è il cattivo fedele a se stesso, intelligente, assetato di potere e condizionato da esso fino ad esserne quasi schiavo, o almeno questa è l'impressione che mi ha dato. Ma non è solo questo perché il suo fascino, il suo passato, la sua solitudine ve lo faranno amare: crede davvero in quello per cui sta combattendo, non ha mai un'esitazione al riguardo e ciò che prova per Alina è così sincero che è impossibile non tifare un pochino per lui. Ho provato davvero compassione perché, nonostante non provi mai rimorso per le sue azioni, si percepisce tutto il dolore e la solitudine che deve aver provato nei secoli. Attenzione non lo perdono, però è impossibile non restarne affascinate.
                                “He’d wanted me to believe in his ruthlessness.
                     Then I remembered his words from so long ago: Make me your villain.”
Poi c'è Mal, l'altro, l'anima gemella di Alina, colui che è disposto a tutto per la ragazza. Non ho mai apprezzato particolarmente il ragazzo ma non posso negare che l'amore che prova per lei è così forte da portarlo a sacrificare tutto, a combattere senza arrendersi. Non mi ha conquistato, ma ammetto che mi ha piacevolmente sorpreso in questo ultimo volume.
Chi invece continua a piacermi (e non veo l'ora di leggere King of Scars) è Nikolai: coraggioso, intelligente, ironico, carismatico, capace di catturare il lettore per le tantissime sfumature che ha. Ma non è il solo personaggio che ha saputo conquistarmi, perché la caratterizzazione dei personaggi, dai principali ai secondari, è elaborata e credibile: amerete Zoya, Nadia, Segei e gli altri che incontrerete nella storia.
La storia scorre via velocemente fra colpi di scena, un'ambientazione elaborata, magia e folklore che incantano e sono davvero felice di averla portata a termine.
Uno stile scorrevole, una conclusione che aspetta di essere letta, sofferta e amata; personaggi memorabili (oh Darkling *__*), un'ambientazione unica, dettagliata e magica.
Ora sono finalmente pronta per "Six of Crows" e per leggere poi di Nikolai.

6 commenti:

  1. oh finalmente qualcuno che parla della solitudine del mio Darkling! lo so che ha fatto cose cattive, non lo nego eh, però a volte mi faceva tanta tristezza...

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  2. Mamma mia, ogni volta che nel finale si cita la solitudine del Darkling, i piantiiiii!

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  3. Ciaoooooo!
    Niente, finalmente ho finito la serie ( qui la mia recensione )!
    Non so, avevo aspettative così alte per questa trilogia che sono rimasta alquanto delusa.. Da cosa? Troppe cose: dal ruolo da zerbino di Mal, dall’inettitudine di Alina, dalla mancanza di avvenimenti significativi (soprattutto nel secondo libro, per fortuna il terzo è diverso).. Non so, avevo aspettative altissime e questi libri così ordinari mi hanno un po’ deluso. Del resto bisogna riconoscere che la serie non è più nuovissima ormai..
    Insomma, mi aspettavo di più, ma era una serie che andava letta.
    Sono molto contenta che a te sia piaciuta, però!
    Un abbraccio, Rainy

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    1. eh lo so, forse il fatto che sia datata ha segnato un po'..però a me non è dispiaciuta..e Nikolai, adoro!!!

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