venerdì 7 febbraio 2020

Recensione "L'angelo" di Cassandra Clare


 Recensione 


Buon venerdì a tutti! Siamo quasi al weekend, ma questo per me non vuol dire riposo perché oggi è una giornata frenetica, dedicata alla Harry Potter Book Night in una biblioteca e ovviamente sarò a capo di Serpeverde (avevate dubbi?!).
Comunque, come vi accennavo, febbraio è dedicato ai recuperi e in questo caso, finalmente mi sono decisa a leggere il primo volume de "Le Origini" (o The Infernal Devices) di Cassandra Clare, ovvero "L'angelo".


l'angelo
Cassandra Clare


   


Editore: Nome Editore
Prezzo:Flessibile 5,75€ Ebook 7,99
Pagine: 474
Serie: Shadowhunters. Le origini #1 (The Infernal Devices #1)
Genere: Urban Fantasy
Data di pubblicazione: 01/05/2011

Trama:Tessa Gray, orfana sedicenne, lascia New York dopo la morte della zia con cui viveva e raggiunge il fratello ventenne Nate, a Londra. Unico ricordo della vita precedente, una catenina con un piccolo angelo dotato di meccanismo a molla, appartenuto alla madre. Quando il fratello maggiore scompare all'improvviso, le ricerche portano la ragazza nel pericoloso mondo sovrannaturale della Londra vittoriana. Sarà rapita, ingannata, sfruttata per la sua straordinaria capacità di trasformarsi e assumere l'aspetto di altre persone. La salveranno due Shadowhunters, Will e Jem, destinati a combattere i demoni, nonché a mantenere l'equilibrio tra i Nascosti e fra questi e gli umani. Tessa sarà costretta a fidarsi. Si unirà a loro nella lotta contro i demoni per poter imparare a controllare i propri poteri e riuscire finalmente a trovare Nate. Ma tutto ciò la porterà al cuore di un arcano complotto che minaccia di distruggere gli Shadowhunters, e le farà scoprire che l'amore può essere la magia più pericolosa di tutte.

Partiamo dal presupposto che tutti, e ripeto tutti continuavano a dirmi che questa è la miglior serie della Clare e che ero una pazza a non averla ancora letta. Quindi piano piano la sto recuperando e devo dire che per ora il primo volume mi è piaciuto.
Siamo in una Londra Vittoriana, in cui il mondo dei Nascosti vive e interagisce con quello dei Mondani, tra sparizioni misteriose, club di dubbio gusto e misteri che necessitano di essere svelati.
Tutto inizia con Tessa, giovane americana, arrivata in Inghilterra per raggiungere il fratello Nate e con il suo rapimento da parte di due "oscure sorelle" e poi la sua salvezza da parte di Will, giovane Shadowhunters che vive nell'istituto di Londra insieme a Charlotte e al marito Henry (che lo dirigono) a Jessamine e James "Jem"Carstairs.
Ora se non avessi letto tutta la The Mortal Instruments, direi che questi personaggi mi sarebbero del tutto sconosciuti, ma di fatto su di loro mi sono spoilerata accidentalmente qualcosa e quindi non ero proprio digiuna di chi fossero. Detto questo, la mia lettura non è stata per nulla rovinata.
Il mondo della Clare è qui ripreso senza però spiegarci proprio tutto come fatto con Clary: nonostante Tessa sia digiuna del mondo degli Shadowhunters e dei Nascosti, il tutto è spiegato e non spiegato, senza prenderci per mano come invece fatto nei primi volumi della The Mortal Instruments (e avendo già letto, ne sono stata felice...insomma un altro spiegone anche no).
Il worldbuilding fatto di carrozze, vestiti con corpetti, modi e maniere diversissime da quelle moderne, l'assenza della tecnologia (fatta eccezione per le poco affidabili invenzioni di Henry) è sicuramente un punto vincente perché ti fa completamente immergere nell'epoca in cui è ambientato (e io adoro l'età vittoriana) con tutte le problematiche e particolarità del caso.
Altro punto a favore sono i personaggi principali, il triangolo che si accenna in questo volume, ovvero Tessa, Will e Jem. La ragazza mi è piaciuta: si trova catapultata in una realtà complessa, che non immagina nemmeno potesse esistere, e con un coraggio e la voglia di sistemare una particolare faccenda, si impegnerà ad aiutare gli Shadowhunters.
Ma chi mi ha rubato il cuore (Jess avevi ragione) è stato Will..come non amarlo?! Mi ha molto ricordato i personaggi della Armentrout (Daemon in particolare): arrogante, sarcastico, coraggioso e incosciente, ma al contempo con un segreto che cela a tutti, spaventato da qualcosa di terribile che nessuno sa, e legatissimo al suo parabatai Jem, l'unico per cui sembra provare affetto e preoccupazione. Jem dal canto suo mi fa tanta tenerezza, un po' perché i suoi problemi fisici ti portano a guardarlo con occhi diversi e un po' perché cerca in tutti i modi di non far preoccupare chi gli sta intorno, di sorreggere Will nonostante sappia che l'amico sta male per qualcosa che non ha mai raccontato e anche perché fra i due sembra essere la parte buona, quello pacato, razionale, calmo.
Torna anche un personaggio che tutti amiamo (dubito che qualcuno non lo adori) in qualche apparizione, ovvero lo stregone più sexy del mondo magico, Magnus Bane che come ricorderete all'epoca faceva coppia con una persona che invece è difficile apprezzare in The Mortal Instruments...ma non vi dirò il nome, anche perché potete benissimo aver intuito di chi sto parlando.
Lo stile è sempre quello che conosciamo della Clare, scorrevole e piacevole, con la narrazione in terza persona così da toccare più personaggi contemporaneamente.
Sicuramente ho intenzione di concludere questa trilogia, anche perché sono curiosa di capire come proseguirà la vicenda, soprattutto dopo l'epilogo di questo volume.

4 commenti: