martedì 28 maggio 2019

Recensione "Anarchy" di Megan DeVos


 Recensione 


Buon martedì a tutti! Come state?
Si, sono ancora latitante...ma fatemi arrivare ai primi di giugno e poi torno a regime, promesso!
Iniziamo con il recuperare le tante recensioni arretrate e oggi vi parlo di "Anarchy" di Megan DeVos, primo romanzo dell'omonima serie edito da Mondadori che l'11 giugno ci regala il secondo volume a distanza di pochissimo tempo!


ANARCHY
Megan DeVos


   


Editore: Mondadori
Prezzo: Rigido 15,21€ Ebook 9,99
Pagine: 270
Serie: Anarchy #1
Genere: Distopico
Data di pubblicazione: 30/04/2019
Trama: In un futuro non troppo lontano, in seguito alla Caduta, il mondo è ridotto ai minimi termini. Gli Stati non esistono più e i sopravvissuti alle guerre e alle carestie si sono riuniti in piccole comunità che vivono in campi organizzati in mezzo alla foresta, fatti di sterrati e capanne costruite con materiali di recupero. Alle loro spalle, i resti delle frenetiche città di un tempo, ridotte ormai a un ammasso di rovine e teatro d'azione di predoni pericolosi e brutali che si aggirano per le strade deserte a caccia di cibo e di ignari viandanti da uccidere per divertimento. Non esistono più regole, né alcuna sicurezza al di fuori del proprio campo. Non esiste pietà verso il nemico, tanto meno esiste lealtà, se non nei confronti del proprio gruppo di appartenenza. Le comunità, infatti, possono contare solo sulle loro forze per sopravvivere, e sono in costante lotta l'una con l'altra per accaparrarsi (e sottrarsi) le poche risorse disponibili. In uno scenario del genere, fatto di violenza e prevaricazione, avviene il primo incontro tra Hayden e Grace. Un incontro fatale, il loro. Fin dal primo sguardo, infatti, entrambi avvertono una strana tensione, un'attrazione che via via crescerà diventando sempre più forte, e infine irresistibile. E questo è quanto di peggio potesse capitare. Perché lui, occhi verdi, un fisico che incute timore e una spiccata attitudine al comando, è il giovane leader di Blackwing e si farebbe uccidere pur di proteggere la sua gente, mentre lei, caparbia, bellissima e abile nel combattimento più di qualsiasi altra ragazza Hayden abbia mai incontrato, è la figlia del capo della comunità rivale di Greystone. Perché entrambi sono stati educati a odiarli, i nemici, a non fidarsi di loro, e possibilmente a eliminarli, senza alcuna esitazione. Perché la passione che li divora è un pericolo: li rende vulnerabili. E potrebbe generare il caos nella loro vita e in quella di chi li circonda.

Inizio questa recensione dicendo che il romanzo mi è piaciuto, mi ha trascinata nel campo di Blackwing e nella difficoltosa vita quotidiana di chi ci abita.
Protagonisti di questo primo volume a pov alternati sono Grace ed Hayden, rispettivamente due abitanti di due "campi" diversi (la prima di Greystone e il secondo di Blackwing) e che proprio perché appartenenti a due comunità in lotta per la sopravvivenza devono odiarsi. Ma il destino, il fato, la sfortuna o fortuna (valutate voi) farà sì che le loro strade si incrocino e si scontrino in una retata e da allora le cose cambieranno rapidamente per entrambi.
Se da una parte c'è Grace che con la sua tenacia, il suo atteggiamento di chi ne ha già viste troppe in soli 20 anni di vita, la paura per la sua delicata situazione e i suoi segreti, dall'altra c'è Hayden, un leader nato, un ragazzo che a 21 anni sente la responsabilità della salvezza dei suoi compagni, che cerca di estraniarsi per non venir meno al suo ruolo. Sono due ragazzi che scopriamo piano, la DeVos non ha fretta di mostraci subito tutto, e questa cosa l'ho molto apprezzata: con il pov alternato capiamo cosa stanno passando e pensando e scopriamo lentamente i sentimenti, le paure, i rimorsi, il dolore ma anche l'affetto che cambieranno entrambi. Entrambi sono descritti in maniera credibile: Grace con il suo carattere particolare, la sua freddezza ma anche l'ironia che stempera determinate situazioni, Hayden invece con il peso dei ricordi e delle responsabilità.
Un worldbuilding ancora acerbo, accennato sulla città e sugli altri campi, ma che ci porta principalmente dentro quello di Blackwing; di cosa sia successo in passato non sappiamo molto, eccetto dai ricordi di Hayden e da un momento particolare che ho davvero apprezzato (ma che non vi rivelo). Eppure quest'ambientazione ristretta non è stata una delusione, ero troppo concentrata sulle emozioni dei protagonisti e su cosa succede all'interno del campo. Sono però certa che la DeVos nei prossimi romanzi ci porterà ancora di più dentro al post-Caduta.
Un romanzo distopico che è molto, molto romance, con due protagonisti davvero ben delineati che ci trasportano all'interno della storia fra tensione, ironia, ricordi, dolore e amore, con uno stile dinamico e mai noioso.

4 commenti: