lunedì 23 luglio 2018

Review Party "Darkest minds" di Alexandra Bracken


Recensione


Buon lunedì a tutti! Passato un bel weekend?! Questi saranno gli ultimi giorni del blog prima di una pausa che durerà tutto agosto ma quello di oggi è un evento a cui tengo molto e ringrazio le mie amiche blogger per avermi coinvolto. "Darkest Minds" di Alexandra Bracken (già pubblicata in Italia sempre da Sperling con la dilogia "Passanger") è il primo di quattro volumi e ha ispirato il film omonimo che uscirà nelle sale italiane il 14 agosto.


DARKEST MINDS
Alexandra Bracken


   


Editore: Sperling&Kupfer
Prezzo: Rigido 15,21€
Pagine:360
Serie: The Darkest Minds #1
Genere:Distopico
Data di pubblicazione:24/07/2018

Trama: Quando Ruby si sveglia il giorno del suo decimo compleanno, qualcosa in lei è cambiato. Qualcosa di abbastanza preoccupante da costringere i genitori a mandarla a Thurmond, un brutale campo di riabilitazione gestito dal governo dove sono rinchiusi i giovani come lei. Ovvero, i giovani che sono riusciti a sopravvivere alla misteriosa malattia che ha decimato la popolazione e che da allora sembrano aver acquisito poteri speciali. Ci sono i Verdi, dotati di un'intelligenza eccezionale; i Blu, di telecinesi; i Gialli, che controllano l'elettricità; i Rossi il fuoco e gli Arancioni, come Ruby, la mente umana. Ora Ruby ha sedici anni ed è riuscita a scappare da quell'inferno, ma per lei l'incubo non è ancora finito. Durante la sua fuga, però, incontra un gruppo di ragazzini evasi come lei: Zu, Ciccio e Liam, carisma da leader e decisamente carino. Ma Ruby non può rischiare di avvicinarsi a lui. Sarebbe troppo pericoloso. E, in viaggio verso l'unico rifugio sicuro, ci sono già fin troppi pericoli da affrontare. Finalmente arriva in Italia Darkest Minds la serie d'esordio di Alexandra Bracken che, con questa storia adrenalinica, ha conquistato il primo posto della classifica del New York Times e da allora ha firmato un successo dietro l'altro. Negli Stati Uniti e nel resto del mondo, dove i suoi romanzi sono pubblicati in 19 Paesi.

"Darkest minds" è narrato interamente dal pov di Ruby, sedicenne che da ben 6 anni si trova a Thurmond, uno dei campi lavoro in cui i bambini/ragazzi sopravvissuti all'epidemia sono stati rinchiusi per la "riabilitazione"...e gli adulti ci credono pure. All'età di dieci anni viene prelevata da casa sua e insieme ad altri bambini spedita nel campo e suddivisa in base all'abilità mostrata: 6 anni in cui Ruby e gli altri bambini hanno sempre chinato la testa, mal nutriti, obbligati a lavorare e senza alcun affetto. Però, la libertà arriva e da questo momento la nostra protagonista dovrà decidere da che parte stare: lottare per se stessa nascondendosi oppure combattere i mostri che continuano a rinchiudere i bambini.
«Miei cari concittadini americani», esordì il presidente Gray, «oggi ci troviamo di fronte a una crisi devastante, che minaccia non solo le vite dei nostri figli ma il futuro della nostra grande nazione. Spero vi sia di conforto sapere che in questo momento di grande necessità, Washington sta sviluppando programmi di sostegno sia per le famiglie colpite da questa orrenda afflizione sia per i bambini tanto fortunati da sopravvivere.»
Avrei voluto vederlo in faccia mentre parlava, perché credo che sapesse – doveva saperlo – che quella minaccia, il bastone tra le ruote del nostro presunto futuro di gloria, non aveva nulla a che vedere con i bambini morti. Sepolti sotto terra o inceneriti, non potevano fare altro che ossessionare i ricordi di chi li aveva amati. Se n’erano andati. Per sempre. E quella lista di sintomi, spedita a casa dopo essere stata debitamente piegata e pinzata dagli insegnanti, che veniva trasmessa in continuazione al telegiornale mentre i ritratti delle vittime scorrevano in basso sullo schermo?
Il Governo non aveva mai avuto paura dei bambini che rischiavano di morire, né del vuoto che avrebbero lasciato dietro di sé. Aveva paura di noi, i sopravvissuti.
Ruby è terrorizzata dai suoi poteri, dal non poterli controllare e dai danni che potrebbero fare e questo è il risultato di aver vissuto così tanto tempo in un campo atroce come Thurmond e sicuramente dall'essere stata prelevata a soli 10 anni. Era una bambina felice finché l'epidemia (Neurodegenerazione Idiopatica Adolescenziale Acuta,  NIAA) non ha fatto la prima vittima nella sua classe e si è scontrata per la prima volta con la morte e il terrore negli occhi dei genitori, che negli ultimi anni non ha ne visto ne sentito. Di fatto i bambini nel campo vengono sottoposti ad un graduale annientamento della personalità affinchè non si ribellino e infatti gli Arancioni e i Rossi, gli unici che non si arrendevano, che continuavano a creare problemi sono stati "spostati" in un altro campo o uccisi. Una situazione orribile, terribile, che però subisce una svolta grazie a qualcuno che la fa scappare: ma sarà un'amica o qualcuno che vuole sfruttare le sue abilità?
Ruby incontra molti personaggi durante il libro: da alcuni membri della Lega dei Bambini, a dei ragazzi scappati alla cattura che si nascondo e poi Liam, Zu e Ciccio che stanno cercando Slip Kid, questa figura oramai legendaria che sembra poterli aiutare. Affezionarsi al gruppo è semplicissimo: Zu, nonostante resti in silenzio, è una bambina dolcissima, terrorizzata dagli eventi passati e dai suoi poteri di Gialla, che si riveleranno essenziali per la sopravvivenza; Ciccio mi ha colpito perché è il più razionale del gruppo, quello che si pone mille domande, che non si è del tutto arresso e che vuole cercare di mettersi in contatto a tutti i costi con i suoi genitori che l'hanno protetto sino alla fine. Poi c'è Liam e con lui il mio cuore si è sciolto: il classico eroe dal cuore tenero, che tiene più alla sopravvienza degli altri che alla sua, che farà di tutto per proteggerli, che ancora dispensa ottimismo per non far notare a Zu in particolare la drammaticità del loro futuro e che crede che Slip Kid possa essere il loro salvatore. Il legame che si crea con Ruby è dolcissimo, nasce piano piano e cresce legandoli, permettendogli di mostrarsi fragili e facendo nascere nella ragazza sensazioni che finora le erano state negate.
Ruby cresce piano piano e a fine libro non siamo ancora arrivati alla sua completa maturazione, ma almeno ad una presa di coscienza dei suoi poteri: sarà ancora terorizzata da quello che è in grado di fare, dal suo passato, ma è anche determinata a proteggere i suoi amici da tutti i nemici che incontreranno. Una ragazza che mostra ancora immaturità, ma ho apprezzato questa scelta perchè dopo 6 anni, gli anni della pubertà, chiusa in un campo in cui era vietato tutto, anche sperare, il suo carattere non può definirsi e affinarsi in 300 pagine, ma mi aspetto molto da lei nei prossimi volumi.
Ci sono stati alcuni dejavu che mi hanno ricordato "The Program" della Suzanne Young e "Shatter me" della Mafi, ma non vi dirò di più e se lo leggerete, come mi auguro, mi direte se anche voi avete avuto quest'impressione in due particolari momenti della storia.
Lo stile della Bracken non mi è dispiaciuto, scorrevole e non macchinoso e anche se all'inizio la narrazione è lenta, poi accellerà sino al finale che vi invoglierà a leggere il seguito.
Un distopico che dà una bella panoramica su come tutto è iniziato e su come la situazione al di fuori del campo sia drammatica e in un romanzo di questo genere è essenziale per far apprezzare la storia.
Mi sono dilungata lo so, ma riassumere la belleza di questa storia in poche righe era impossibile. Leggetelo e se volete scappare dalla calura di agosto per qualche ora, ricordatevi che il 14 esce il film (in cui già si notano alcune differenze, ma vabbè) di cui vi lascio il trailer:


5 commenti:

  1. Quando ho visto il trailer la prima volta ero incuriosita, ma adesso che ho letto la storia lo sono ancora di più.
    E poi quel finale....! Non si può finire così sono troppo, troppo curiosa di leggere il seguito sperimo che arrivi presto!

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    1. Anch'io sono molto curiosa di leggere come prosegue...anche perché insomma di interrogativi ce ne sono!!!

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  2. Infatti sembrava di trovarci difronte ad una Juliette 2.0, io spero che subisca la sua stessa evoluzione perché se rimanesse così ingenua sarebbe un bel problema XD

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    1. Eh già...e qualcuno mi sembrava Warren, ma non dirò chi ;)

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  3. Ahhhh devo assolutamente vedere il film e poi ovviamente non vedo l’ora di leggere il seguito! ^^

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