venerdì 15 maggio 2020

Recensione "La memoria di Babel" di Christelle Dabos


 Book's News 


Buonvenerdì a tutti! Come state? Mentre scrivo questa recensione sono in attesa di novità e in SW, quindi non so ancora se da oggi sarò ufficialmente a lavoro oppure no, e voi?
Anyway, nell'attesa, torniamo a parlare di libri e in particolare continuiamo a recuperare le recensioni dei volumi letti a marzo. Oggi tocca al terzo volume della saga "L'Attraversaspecchi", "La memoria di Babel", edito da Edizioni E/O, così che finalmente sono in pari e pronta per il quarto volume in uscita per il  luglio (sempre che non ci siano nuovi ritardi).



la memoria di babel
Christelle Dabos


     


Editore: Edizioni E\O
Prezzo: Flessibile 15,20€ Ebook 11,99
Pagine:482
Serie: L'Attraversaspecchi #3

Data di pubblicazione: 09/10/2019

Trama: Dopo due anni e sette mesi passati a mordere il freno su Anima, la sua arca, per Ofelia è finalmente arrivato il momento di agire, sfruttare quanto ha scoperto nel Libro di Faruk e saputo dai frammenti di informazioni divulgate da Dio. Con una falsa identità si reca su Babel, arca cosmopolita e gioiello di modernità. Basterà il suo talento di lettrice a sventare le trappole di avversari sempre più temibili? Ha ancora una minima possibilità di ritrovare le tracce di Thorn? Nel terzo volume della saga Christelle Dabos ci fa esplorare la meravigliosa città di Babel. Nel cuore di Ofelia vive un segreto inafferrabile, chiave del passato e, nello stesso tempo, chiave di un futuro incerto.

Eccoci arrivati al terzo e penultimo (?) capitolo di questa particolare saga.
Premetto che contiene spoiler sui primi due volumi, quindi se non li avete letti...saltate questo post.
Chi ha letto le recensioni precedenti (qui quella di "Fidanzati dell'Inverno" e qui quella del secondo volume), sa bene come il mio approccio e la lettura di questi volumi siano stati altalenati da curiosità e scetticismo.
La storia però mi aveva incuriosita e ho deciso di continuare e concludere la saga appena uscirà il quarto volume (dovrebbe essere disponibile dal  luglio) e quindi ho deciso di seguire ancora Ofelia.
Le vicende della ragazza riprendono due anni e mezzo dopo la scomparsa di Thorn e il ritorno su Anima: la nostra protagonista ha perso interesse per tutto, per il suo museo ripulito dalle Decane, per la famiglia che non comprende cosa sia capitato su Polo (e direi che è meglio così vista la pericolosa situazione) e ovviamente sotto il controllo degli scagnozzi di Dio.
Tutto cambia però, Ofelia verrà improvvisamente portata via da Anima e dopo aver visto una foto, dciderà di andare su Babel convinta di trovare lì il suo sposo.
Ofelia dovrà di nuovo nascondere la propria identità, adattarsi alle tantissime regole comportamentali e di abbigliamento dell'Arca per cercare di essere promossa all'Accademia e così raggiungere un qualcosa (di cui non vi dico nulla) che dovrebbe rivelarle molto altro.
Questo espediente per quanto necessario non mi ha fatto impazzire: lo abbiamo già visto nel primo volume e quindi mi è sembrato di fare un passo indietro e non solo in questo, ma anche nel rapporto fra la ragazza e Thorn. Tutto quello che sembrava essere maturato in "Gli scomparsi di Chiardiluna" sembra sparito, evaporato e il loro raporto tornoa ad essere quello freddo del primo volume.
La storia però piano piano finalmente prende vita e forma, soprattutto grazie ad alcune rivelazioni fatte verso la fine del romanzo e che iniziano a delineare il passato dei Fondatori e di Dio molto più chiaramente, senza dimenticare la figura dell'Altro.
Come vi accennavo sopra non mi ha fatto impazzire il rapporto fra Ofelia e Thorn, così come spesso i loro comportamenti ma comunque continuo a tifare per loro, perché è chiaro che ciò che sta succedendo è dterminato dalle loro ricerche e dalla loro caparbietà e solo uniti riusciranno a risolvere il tutto e forse a capire come sconfiggere Dio.
Direi quasi inesistente la presenza di altri personaggi che invece mi avevano colpito negli scorsi volumi (il caro Archibald su tutti) ma ho adorato i pochi capitoli dal punto di vista  di Vittoria, piccola figlia di Faruk e di Bernaldine: una bambina che vive in una bolla di vetro per paura di ritorsione, ma che in realtà ha un dono molto particolare e che capirà, alla sua maniera, che qualcosa non torna e quindi grazie a lei abbiamo un occhio fuori da Babel per comprendere le mosse di un certo personaggio.
La storia scorre via comunque velocemente, fra descrizioni e spiegazioni interessanti di Babel e la vita di Ofelia, siano alla conclusione e alle rivelazioni finali che lasciano la voglia di leggere il quarto volume per capire se Dio verrà o meno sconfitto e tutti i segreti che il passato porta con sé.


1 commento:

  1. Rispetto ai primi due l'ho trovato un po' più sottotono, diciamo che dalla seconda parte si fa più interessante!

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