venerdì 14 dicembre 2018

Recensione "Regina delle ombre" di Sarah J. Maas


Recensione


Buon venerdì a tutti!!!
Mancano esattamente 11 giorni a Natale...come siete messi con gli ultimi acquisti?
Vi avevo anticipato che sarebbe arrivata e infatti oggi il post è dedicato a "Regina delle ombre", questo quarto ed incredibile romanzo della serie Throne of glass, nata dalla magistrale penna di Sarah J. Maas.


REGINA DELLE OMBRE
Sarah J. Maas


    


Editore: Mondadori
Prezzo: Flessibile 14,45€ Ebook7,99
Pagine: 654
Serie: Throne of glass #4
Genere: Fantasy
Data di pubblicazione: 04/12/2018

Trama: Ancora una volta nascosta sotto il suo manto da assassina, Celaena è tornata a Rithfold, ma non è più una schiava. Ora è Aelin Ashryver Galathynius, Regina di Terrasen. Tuttavia, prima di riprendere il trono che le spetta, dovrà ancora combattere: scavare tra i ricordi più dolorosi, battersi per la sopravvivenza e lottare contro una passione che potrebbe consumarla. E soprattutto si troverà nuovamente di fronte al suo vecchio padrone, il Re degli Assassini. Pronta a reclamare vendetta.
Dopo la parentesi a Wendlyn, Aelin torna a Rithfold, la capitale di Adarlan per recuperare le chiavi di Wyrd e rovesciare il regno del Re.
Tutto sembra cambiato appena mette piede giù dalla nave: guardie con una divisa non conosciuta e un odore terrificante, di morte, si aggirano per le strade della città e soprattutto scoprirà cosa è successo in sua assenza: Dorian è schiavo del principe Valg insidiato dentro di lui, Chaol non è più capitano della guardia, ma si è unito ai ribelli e suo cugino Aedion verrà giustiziato fra tre giorni.
Aelin rischierà tutto per salvarlo e sarà costretta a stringere un accordo con un nemico del passato, Arobynn, il re degli assassini.
Ma lei alzò gli occhi, poco più di una fessura, verso Aedion. Anche se era vestita in modo elegante, si leggeva nei suoi occhi turchesi e dorati uno sguardo di trionfo terribile e feroce. Dietro di loro le ballerine sparsero le rose in terra per tutta la sala, e Aedion sorrise alla sua regina mentre il mondo intero precipitava nell’inferno. 
Aelin dopo il soggiorno a Wendlyn è cambiata, è maturata ed è finalmente pronta a lottare per il suo popolo, ad essere la regina di cui hanno bisogno, a rovesciare il re di Adarlan; sente la mancanza di Rowan, è ancora arrabbiata con Chaol e il rapporto fra i due è incrinato: non c'è più quella chimica, quel sentimento che tanto me li ha fatti amare in "La corona di mezzanotte" e i loro dialoghi sono carichi di rabbia, sfiducia e oramai un chiaro segnale della definitiva impossibilità di un rapporto fra i due. Chaol  soprattutto è difficile da capire, decifrare in questo volume perché sembra essere tornato indietro al primo romanzo, in cui la scarsa fiducia verso la ragazza muoveva ogni sua decisione; molte sue frasi, azioni mi hanno fatta arrabbiare, perché non riconoscevo più il capitano per cui avevo tifato. Una rottura annunciata perché la storia va verso una nuova direzione, una nuova vita in cui il loro rapporto deve ricostruirsi su altre basi.
Ma i pov non sono solo quelli della nostra amata regina o di Chaol, ma torna Manon con le sue Tredici e quanto ho amato i loro momenti: non è certo un personaggio facile da comprendere ma, più la narrazione prosegue, più le vicende si fanno intricate, più la strega e la sua congrega spiccano, prendono in volo e si insinuano nel cuore del lettore per non lasciarlo più.
Tornerà anche Lysandra, la cortigiana che abbiamo conosciuto nelle novelle prequel, Arobynn, il capo della gilda degli assassini, il principe Dorian che tenta di lottare all'oscurità che sta prendendo possesso di lui; compaiono anche Elide, fugacemente nominata in "La corona di fuoco" e Lorcan, il mezzo fae che nello scorso volume avevamo incontrato brevemente, che emana crudeltà, ma che indubbiamente ha un fascino incredibile e sono certa che saprà regalarci importanti momenti.
Ho volutamente lasciato Rowan ed Aedion alla fine perché il primo finalmente si lascia un pochino andare e riusciamo a comprendere meglio certe sue azioni e decisioni e anche comportamenti verso Aelin e non; di  Aedion starei a parlare per ore perché, nonostante non sia un personaggio centrale in questo volume e i suoi pov siano centellinati, la sua presenza si fa sentire eccome: sfacciato, ironico, altruista, testardo, coraggioso, la controparte maschile di Aelin, colui che ha aspettato pazientemente l'arrivo della sua regina e che è pronto a servirla sino alla morte.
Più di 600 pagine per un romanzo che ti cattura, imprigiona nelle sue pagine senza lasciarti andare, che è capace di regalare momenti di tenerezza, dolcezza, gioia, ma al contempo paura, dolore, rabbia; un intreccio narrativo complesso e intrigante, pieno di congetture, rivolte, piani da mettere in atto e azione.
Potrei davvero parlarne per ore e ore intere perché sicuramente con questo quarto volume Sarah J. Maas si è superata e ha gettato le basi per gli ultimi due (tre se si comprende il romanzo con protagonista Chaol) capitoli della serie e di Aelin.
Amanti e non del fantasy, non potete perdervi questa perle letteraria!

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