venerdì 21 dicembre 2018

Recensione "A Court of Thorns and Roses" di S. J. Maas


 Recensione 


Buon venerdì a tutti!!! Al 99% questa sarà l'ultima recensione del 2018...ma non l'ultimo post. Infatti vi aspetto venerdì 28 per chiacchierare delle letture best dell'anno, non mancate!
Come vi ho accennato nel WWW di mercoledì, mi sono sentita orfana della Maas e vinta l'indecisione, ho finalmente deciso di leggere "A Court of Thorns and Roses", una trilogia iniziale che però vede la pubblicazione di una quarta novella e di alcuni volumi spin-off.
Prima di passare alla recensione, ci tengo a fare a tutti voi un augurio di buon Natale: mangiate, riposatevi e godetevi i momenti con le persone che amate!


A COURT OF THORNS AND ROSES
Sarah J. Maas


   


Editore: Bloomsbury
Prezzo: Rigido 17,49€, Flessibile 7,47€, Ebook 4,98
Pagine: 432
Serie: A Court of Thorns and Roses #1
Genere: Fantasy
Data di pubblicazione: 03/12/2015

Trama: Feyre's survival rests upon her ability to hunt and kill – the forest where she lives is a cold, bleak place in the long winter months. So when she spots a deer in the forest being pursued by a wolf, she cannot resist fighting it for the flesh. But to do so, she must kill the predator and killing something so precious comes at a price ...
Dragged to a magical kingdom for the murder of a faerie, Feyre discovers that her captor, his face obscured by a jewelled mask, is hiding far more than his piercing green eyes would suggest. Feyre's presence at the court is closely guarded, and as she begins to learn why, her feelings for him turn from hostility to passion and the faerie lands become an even more dangerous place. Feyre must fight to break an ancient curse, or she will lose him forever. 

Feyre, 19 anni, due sorelle molto diverse da lei e che non si sporcano le mani, un padre che non sa provvedere neanche a se stesso e la responsabilità di non far morire di fame la famiglia durante i rigidissimi inverni. Insomma una vita non molto semplice per la ragazza e che si complicherà ulteriormente quando, dopo aver ucciso un cervo per sfamare i suoi cari e un grosso lupo dall’aria alquanto strana, una bestia enorme e pericolosa si presenta alla porta e affermando che il lupo era un fae e che secondo il Trattato stilato 500 anni prima fra umani e fae stessi, restano due possibilità: morire immediatamente o vivere per sempre a Prythian, la terra delle fate.
Il disprezzo che Fayre prova per le fate è limpido ma quello che scoprirà alla Corte di Primavera, sarà diverso da quello che si aspettava: il suo “carceriere” è Tamlin, feroce, ma anche galante, attento, protettivo e con lui vive anche Lucian, fae cacciato dalla propria “casa” ed ora emissario per la corte. Ma ciò che deve preoccupare Feyre, e tutto il mondo delle fate e dei mortali, è una malattia, una maledizione che striscia piano piano e che è pronta a cambiare il mondo che conoscono per sempre.
Inutile dire, se avete letto il mio www dello scorso mercoledì, sapete già che l’ho divorato in 24 ore, catturata dal mondo e dalla storia creata dalla Maas.
“A Court of Thorns and Roses” si potrebbe quasi dividere in due parti: la prima è un particolare e meraviglioso retelling de La bella e la bestia, mentre la seconda parte cambia completamente e quello che Feyre dovrà affrontare andrà oltre l’immaginario.
Protagonista indiscussa della storia è Feyre, una ragazza che non si arrende mai, che lotta per salvare la sua famiglia, capace di mettere in discussione tutto quello in cui è stata abituata a credere per ciò che crede giusto, per salvare le persone a cui si è legata anche a discapito di perdere se stessa. Un ragazza che ha sofferto, a tratti si mostra forte ma, al contempo, capace di crollare per poi rialzarsi; una protagonista imperfetta, umana, di quelle che piacciono a me.
Tamlin invece mi ha indotto emozioni diverse: se nella prima parte mi è davvero piaciuto, nella seconda ho faticato a comprenderlo e più leggevo, più non riuscivo più a vedere in lui il fae che tanto mi era piaciuto all’inizio.
Ma chi mi ha colpito (ora capisco tutte le fangirl sparse per il mondo) è Rhysand, il sommo signore della Corte della Notte: pericoloso, misterioso,  non si capisce davvero quale sia il suo scopo, ma sicuramente il più affasciante fra tutti i personaggi che ci vengono presentati. Impossibile rimanere indifferenti.
Il romanzo ha davvero una forte componente romance, perché di fatto tutto gira intorno al sentimento di Feyre ma non per questo è privo di azione.
Sarah J Maas è stata capace di creare un nuovo mondo, un worlbuilding bene costruito ma ancora tutto da scoprire.
Lo stile è quello che conosciamo bene: descrittivo ma al contempo mai noioso, ma anzi accattivante, con il solo pov di Feyre, a differenza di quello che accade in Throne of Glass.
Sono curiosa di leggere il secondo, che fortunatamente mi aspetta già sull’e-reader e non vedo l’ora che tutti voi lo leggiate.


                                   “We need hope, or else we cannot endure.”  

6 commenti:

  1. Risposte
    1. Eh io non ce l'ho fatta a resistere...ma lo rileggerò quando uscirà

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  2. Il primo è il più "brutto" della trilogia 🤣 diciamo che la prima metà l'ho trovato trash, mentre la seconda mi è piaciuta tanto, nonostante qualche scopiazzamento qua e là (in certa parti mi sembrava di leggere Hunger games). I seguiti però sono molto più belli 😍😍 e Rhysand... 💖____💖

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    1. eh la prima parte è anche abbastanza lenta...Rhysand: da quando è entrato in scena, per me Tamlin è sparito...se riesco già stasera inizio il secondo *__*

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  3. Ovunque vedo questa autrice ultimamente. Devo comprare anch'io il suo libro, sono proprio curiosa.

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  4. La mia esperienza con la Maas è problematica, perchè Throne of Glass non mi ha conquistata, ma questo volume, accipicchia *^*
    Bello, bello, bello, condivido a pieno il tuo parere sul libro (la mia recensione) , anche se il tringolo amoroso che si prospetta e l'occasionale stupidità e ingenuità di Feyre mi fanno un po' storcere il naso... In generale, però, A Court of Mist and Fury arrivo!!
    Un abbraccio e a presto!

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