mercoledì 19 dicembre 2018

Christmas: Book&Food


 Recensione 


Buon mercoledì a tutti! Venerdì 7 dicembre vi avevo parlato del progetto Christmas: Book&Food, nata da Susy (blogger de I miei magici mondi) ed Ely (blogger de Il Regno dei libri), che ringrazio ancora per avermi coinvolta, e che vede partecipare davvero tanti blog (trovate più in basso il calendario con i nomi realizzato dalla bravissima Francesca).


Oggi è il mio turno e vi parlerò di un romanzo di un'autrice che da tempo volevo leggere, ovvero Sarah Morgan e "Natale a Puffin Island", terzo volume dell'omonima serie, e poi vi svelerò una  dolcissima ricetta che adoro e che con mio papà abbiamo fatto negli ultimi anni.


NATALE A PUFFIN ISLAND
Sarah Morgan


   


Editore: Harper Collins Italia
Prezzo: Rigido 12,66€ Ebook 6,99
Pagine: 376
Serie:  Puffin Island #3
Genere: Contemporary Romance
Data di pubblicazione: 10/11/2016

Trama: Skylar Tempest non riesce proprio a cogliere il leggendario fascino di Alec Hunter. Sì, lui sarà anche l'unico e solo Cacciatore di Relitti, star televisiva di un programma che manda in visibilio milioni di spettatrici, ma per lei non ha mai una parola carina. Con lei è sempre cinico e la considera la classica bionda senza cervello ad alto livello di mantenimento. Così quando, per una serie di sfortunati eventi, a Sky si prospetta l'ipotesi di trascorrere i giorni prima di Natale insieme ad Alec e alla sua famiglia, non fa certo i salti di gioia. E lui non è da meno. Ha già avuto la sua dose di esperienze con donne simili. Una l'ha anche sposata e ne sta ancora pagando le conseguenze... e gli alimenti. Ma Natale è pur sempre un periodo magico, così come lo è Londra sotto la neve e la fiabesca campagna inglese. Soltanto però quando entrambi sono di nuovo a Puffin Island cominciano a capire di essersi mal giudicati. Forse non sono pronti a cominciare una storia d'amore, ma di certo un piccolo flirt sensuale e avventuroso non può fare male. O no?
Non avevo mai letto nulla della Morgan prima di questo romanzo, nonostante la nomea e l’entusiasmo che circonda i suoi romanzi è cosa risaputa e quindi, ho colto la palla al balzo, e finalmente mi sono decisa in occasione di questo evento davvero carino.
Non conoscendo i pregressi di questi due personaggi, non sapevo cosa aspettarmi e quello che mi sono trovato di fronte è stato il classico odio amore, che, se scritto bene come in questo caso, è capace di conquistarmi.
Alec ha riscontrato troppa somiglianza fra Skylar e la sua ex moglie e il suo atteggiamento scontroso non è certo passato inosservato, soprattutto agli occhi della donna che, non ci ha messo molto per definirlo odioso. Le premesse di un scoppiettante rapporto ci sono tutte e infatti, complice il fato, saranno costretti a passere del tempo insieme e a conoscersi.
Ma non pensate che sia tutto rose e fiori, perché entrambi i nostri protagonisti sono testardi e non si accorgono che in realtà l’idea che si sono fatti l’uno dell’altra è completamente distante dalla realtà.
Ma il tempo e il destino saranno fondamentali per superare le barriere, i pregiudizi e capire meglio se stessi e chi hanno di fronte, accettando i sentimenti nascenti e che si fanno sempre più forti.
Mi piaciuto molto Alec, bello e di cultura, ma con un'animo ferito dal disastroso matrimonio fallito e per questo cerca di non farsi mai coinvolgere sentimentalmente; ma ciò che ho adorato è la sua famiglia,  sempre pronta a intervenire, impicciarsi, creando situazioni davvero comiche.
Skylar è una talentuosa artista, dall’animo forte e sensibile allo stesso tempo, che è cresciuta in una famiglia, in un mondo che pensa solo a mostrarsi perfetta e impeccabile, e non a ciò che realmente una persona è o desidera e infatti non è per nulla appoggiata da loro nella sua vita e questo traspare tantissimo nel romanzo. Skylar è una donna forte, con gli attributi, pronta ad aiutare il prossimo ma che nell'animo rimane anche una sognatrice, alla ricerca dell'amore con la A maiuscola, quello travolgente, quello del "per sempre".

“Non scusarti per la persona che sei.” 
Un dolce romanzo che davvero si legge tutto d’un fiato, scorrevolissimo e che mi ha incuriosito molto sulle storie degli altri protagonisti, che recupero presto (si, leggere il terzo volume non è stata una furbata, ma era l’unico a tema natalizio).

Ma ora è tempo di ricetta natalizia e quello che vi propongo è il tronchetto di Natale; io e papà, fra tutte le ricette possibili, negli anni abbiamo scelto quella di Pane e Angeli (non mi hanno pagata per pubblicizzarli) con piccolissime varianti.

INGREDIENTI:
PER L'IMPASTO:
3 uova
120 g zucchero
1 bustina di Vanillina 
1 pizzico di sale
75 g farina bianca
50 g Frumina 
1/2 bustina di lievito per dolci

PER LA DECORAZIONE:
2 buste di Preparato per Crema al Cioccolato PANEANGELI
400 ml latte a temperatura ambiente
200 g burro a temperatura ambiente
75 g cacao amaro
4 cucchiai di Rum (invece degli 8 previsti dalla ricetta per un mio gusto personale)
50 g zucchero
decorazioni a scelta (codette, perline morbide, perline arcobaleno, fiori...)


PREPARAZIONE:
  • Sbattere a schiuma i tuorli (serbando le chiare) con 3 cucchiai di acqua bollente, aggiungere gradualmente 80 g di zucchero, la vanillina e il sale, continuando a sbattere fino ad ottenere una massa cremosa.
  • Montare le chiare a neve durissima, unendovi lo zucchero rimasto. Mischiare la panna montata a neve con i il composto preparato precedentemente, setacciare la farina mescolata alla frumina e per ultimo aggiungere il lievito, assicurando di mescolare il tutto delicatamente.  
  • Stendere l'impasto sulla  teglia (30x40 cm) foderata con carta da forno e cuocere per 10-15 minuti nella parte media del forno preriscaldato (elettrico: 180-200 °C; ventilato: 160-180 °C; a gas: 200-220 °C).
  •  Sfornare il dolce, capovolgerlo su un canovaccio cosparso di zucchero e staccare la carta da forno; tagliare i bordi del dolce (1 cm circa) e poi arrotolarlo dal lato più lungo e lasciarlo raffreddare.
  • Preparare la crema al cioccolato con il latte.
  • Lavorare il burro a crema ed aggiungere a cucchiaiate la crema al cioccolato, il cacao amaro e 2 cucchiai di rum, mescolando fino ad ottenere una crema liscia e omogenea. 
  • Nel frattempo portare ad ebollizione 5 cucchiai di acqua con 50 g di zucchero, lasciare raffreddare e aggiungere due cucchiai di rum. Srotolare il dolce, bagnarlo con la bagna al rum, spalmarvi la metà della crema e riarrotolarlo. 
  • Tagliare in sbieco le due estremità del rotolo (serviranno per la decorazione). Con una saccapoche con bocchetta a stella ricoprire di crema il tronco più lungo; poi appoggiare ai suoi lati le due estremità tenute da parte e ricoprirle con la crema rimanente.
  •  Lasciare riposare il tronchetto in frigorifero per 2-3 ore prima di servire, in modo che la crema si solidifichi. Decorarlo a piacimento con ciò che desiderate: fiori di zucchero, palline morbide, codette. 

11 commenti:

  1. Ciao! Ti vorrei brevemente invitare a partecipare al nostro giveaway c:
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    Grazie per l'eventuale partecipazione!
    Rainy

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  2. Che fame leggendo il tuo post!!! Mi hai fatto venire voglia di mangiarlo *_*
    Ottimo spunto di lettura, sembra perfettamente adatta a questo periodo.
    Grazie per aver partecipato

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    1. Grazie a te ed Ely per avermi reso partecipe!!!
      Guarda, uno dei dolci più semplici ma più buoni da mangiare...

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  3. Meraviglia quel dolce!! ❤️ Il libro me lo sono segnato ovviamente ^__^

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    1. a me non viene esteticamente bene come nella foto..ma è buonissimo!!!

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  4. Anche tu la Morgan :D Il tronchetto l'ho mangiato solo una volta, ma mai preparato in casa.

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    1. è più semplice di quanto sembri...anche se esteticamente non mi viene proprio come nella foto!

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  5. Benvenuta nel mondo della Morgan, recupera gli altri, ti piaceranno xD Questo tronchetto di natale deve essere proprio buonissimo!

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    1. Si, ora sono curiosa di leggere i primi due di Puffin Island... ;)

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  6. Ciao :D Ho così tanto sentito nominare la Morgan che, proprio per il troppo clamore mediatico che ha sollevato -o, almeno, io vedevo in ogni dove la pubblicità della sua trilogia ahah-, non le ho mai dato una possibilità: purtroppo, a volte, il sentir parlare a dismisura di un libro mi "spaventa" e mi obbliga a fare marcia indietro, pur magari sapendo che quel titolo va a nozze con i miei gusti letterari XD Al di là di questo mio grande ed erroneo pregiudizio un po' disagiante -ahahah-, devo ammettere che mi hai messo un'enorme curiosità, soprattutto grazie alla citazione da te scelta:

    "Non scusarti per la persona che sei."

    F-A-V-O-L-O-S-A. Ok, il significato è chiaro e semplice, ma la profondità dell'animo che queste parole toccano rasenta i meandri più reconditi di noi stessi <3 Amo quando un concetto importante viene elargito con scioltezza, evitando di appesantire la narrazione, perché ciò dimostra quanto non sia necessario strafare nel descrivere una qualsiasi emozione, una qualsiasi attitudine, un qualsiasi carattere degni di nota :)

    Oggi, mentre sto recuperando le tappe dell'evento, è la seconda volta che scopro il tronchetto :D Non l'avevo mai sentito prima, giuro! Sembra però buonissimo <3 E non vedo l'ora di assaggiarlo :3

    P.S.: È davvero magnifico che condividi con tuo padre una tradizione simile: penso che il Natale sia proprio questo, stare in comunione con la propria famiglia anche nelle "piccole" cose <3

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  7. mi è piaciuto moltissimo legegre della tua tradizione perchè in qualche modo mi è sembrato quasi di conoscerti meglio. Il tuo tronchetto sembra davvero buonissimo e mi è venuta già fame ahahaha.

    La Morgan non l'ho mai letta però devo dire che la tua recensione mi ha incuriosito molto.

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