mercoledì 4 dicembre 2019

Review Party "Piccole donne" di L. M. Alcott


 Recensione 


Buon mercoledì a tutti! Come anticipato poco fa, oggi doppio post (salterà il www wednesday per non imballare troppo il blog) e il secondo, esattamente come quello di "Finale", è una recensione, di un libro (in questo caso del ciclo) che ho amato alla follia da bambina e che poi ho apprezzato ancor di più da adulta, ovvero "Piccole donne" di Louisa May Alcott.
Come sempre, vi ricordo, di passare dalle mie colleghe per leggere le loro opinioni e ringrazio la Mondadori per la copia digitale omaggio.


PICCOLE DONNE
Louisa May Alcott 


    


Editore: Mondadori
Prezzo: Rigido 28€
Pagine: 948
Serie: Piccole donne
Genere: Narrativa
Data di pubblicazione: 03/12/2019

Trama: Divenuta subito un classico, la storia di Jo, Meg, Amy e Beth ha avvinto intere generazioni. Questo volume presenta il ciclo completo dei quattro romanzi.

Come anticipato sopra, questo è stato uno dei libri che più porto nel cuore: ho letto la versione per ragazzi quand'ero piccola, visto film e anime, crescendo ho approfondito, divorando la versione integrale e i suoi seguiti che trovate tutti raccolti in questo volume: Piccole Donne, Piccole Donne crescono, Piccoli Uomini, I ragazzi di Jo.
Tutti conosciamo più o meno le vicende delle sorelle March e di quello che poi porta alla costruzione degli ultimi due volumi, che fra tutti sono quelli probabilmente meno conosciuti (ma che vi straconsiglio di leggere), e quindi questa non sarà una recensione solita, ma vorrei parlarvi dei motivi  che mi hanno fatto innamorare di questa storia nata dalla penna di Louisa May Alcott.
Meg, Jo, Beth e Amy sono quattro ragazze che vivono con la madre mentre il padre è al fronte come cappellano; le storia prende il via  a Natale e ci mostra tutto quello che sono le ragazza del tempo: i sogni, i problemi, i dubbi, la maturazione che ognuna di loro affronterà.
Le quattro ragazze sono ben caratterizzate e nel tempo sono diventate delle vere icone, riconoscibili e facilmente affini ad ognuna di noi: abbiamo Meg, la piuù grande, la più saggia delle quattro, ma che come ogni ragazza non è priva di vanità; socievole, matura e molto materna con le sorelle, soprattutto con la piccola Amy, è quella che si sposerà per amore con Brooke e che rincontreremo nei romanzi successivi con i loro figli (Demi, Daisy e Josie). Abbiamo Beth, la docle, fragile Beth: sensibile, altruista, ma al contempo schiva e timidissima; legatissima alla sorella Jo (sono veri e propri opposti), riuscirà a far breccia nel gelido cuore del signor Laurence ed è quella che avrà anche una svolta inaspettata e improvvisa. C'è poi Amy, la più piccola delle sorelle (e quella con cui ho sempre faticato un po' ad entrare in empatia) che definire un uragano è poco: prima bambina egoista e viziata (essendo la più piccola nonn è difficile capirne il motivo), poi, sotto la guida della zia March, migliora un pochino divendo raffinata, educata, più matura, ma sempre con un carattere molto forte (Laurie ne sà qualcosa). Infine, ma non per meno valore, la mia prefetrita in assoluto, ovvero Jo: chi leggendo di lei, non ha sentito il brivido della ribellione, del giusto, del seguire i proprio sogni, del non mollare. Una ragazza schietta, coraggiosa, determinata, a tratti scontrosa e dal temperamento troppo impulsivo; è di fatto il maschiaccio della famiglia, quella che invece di comportarsi come una signorina per bene, si mette sempre nei guai. Come le sue sorelle, anche Jo, nel tempo migliorerà, crescerà, imparerà a moderare il suo temperamento vulcanico, ma al contempo è quella che riuscirà a realizzare il suo sogno di diventare scrittrice prima e insegnante poi, nella scuola di Plumfield dove sono poi ambientati i due seguiti, ovvero Piccoli uomini e I ragazzi di Jo.
Piccole donne è di fatto entrato nella cultura di massa, diventando un punto di riferimento per le lettrici di tutto il mondo ma non sono da disdengnare i seguiti che vedono le sorelle March oramai adulte, sposate e con figli, coloro che rispecchieranno i caratteri delle sorelle nel tempo.
Piccole donne, e in particolar modo questa raccolta dei quattro romanzi della Alcott, è un must have per i fan, una riscoperta dell'intera storia delle quattro sorelle March e di come, ancora una volta e passati gli anni, riescono a conquistarci completamente.


2 commenti:

  1. Anche per me Amy è sempre stata quella delle sorelle che mi è stato difficile apprezzare e le cose a distanza di tempo non sono mai cambiate ah ah

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    1. stessa cosa anche per me...anche la sua storia con Laurie non mi è mai piaciuta!

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