martedì 17 dicembre 2019

Review Party The Morta Instruments "Shadowhunters.Città di cenere" di C. Clare


 Recensione 


Buon martedì a tutti! La corsa ai regali si è conclusa o state correndo ai ripari con gli ultimi acquisti?
Bhé io ho finalmente concluso, anche se dovrò comunque consegnarli ai destinatari ed è quasi più complesso che comprarli, ma ce la farò, sarò in modalità Babbo Natale!
Anyway, oggi continuiamo il nostro Review Party dedicato alle nuove edizione della The Morta Instruments Series della Clare, che potete già trovare in libreria dai primi di dicembre, e concentriamoci sul secondo volume, "Città di cenere". 


Città di cenere
Cassandra Clare


    


Editore: Mondadori
Prezzo: Flessibile 11,90€
Pagine: 468
Serie: The mortal instruments #2
Genere: Urban fantasy Young Adult
Data di pubblicazione: 03/12/2019

Trama: Clary: vorrebbe che qualcuno le restituisse la sua vecchia, normalissima vita. Ma cosa può esserci di normale quando tua madre è in un coma indotto con la magia e tu sei una Shadowhunter, una cacciatrice di demoni? Valentine: è l'unica speranza che Clary ha per salvare la madre. Un uomo pericoloso, probabilmente pazzo, sicuramente spietato, che, fra l'altro, è suo padre. Jace: è il fratello che Clary non sapeva di avere. Bellissimo, magnetico ed esasperante, è disposto a tradire tutto ciò in cui crede, pur di aiutare il padre. E mentre a New York si moltiplicano gli omicidi, nella Città di Ossa scompare la Spada Mortale. Il sospetto è che dietro i delitti ci sia Valentine. E Clary si trova costretta a scelte che mai avrebbe voluto compiere.


Premetto che questo fra tutti i sei volumi è quello che mi è piaciuto meno, per vari motivi e uno in particolare, risalente nelle radici alla fine di Città di ossa, ma non posso dirvi altrimenti, chi ha letto il libro ha capito a cosa mi riferisco.
La storia riprende dopo i disastrosi eventi successi alla fine del primo volume: Valentine è scomparso, la madre di Clary ancora non si sveglia, la ragazza e Jace hanno scoperto qualcosa che li ha sconvolti, eppure tutto ciò è solo una piccola parte dei disastri che stanno per succedere.
Purtroppo questo volume è più lento, poco dinamico, più macchinoso, nonostante l'entrata in scena di nuovi personaggi (i genitori di Isabelle e Alec, l'Inquisitrice), di nuove scoperte e situazioni ostiche da cui sarà difficile uscire.
La grande rivelazione ha sconvolto tutto e ha portato Clary a fare scelte discutibili, impulsive e alquanto fastidiose, di cui non vi dico nulla, ma che potete immaginare se avete letto "Città di ossa" e che suscitano solo irritazione: è vero, la ragazza ha 15 anni, il suo mondo è stato sconvolto più volte in pochissimo tempo, eppure alcune decisioni sono le peggiori che potesse prendere e supportarla diventa davvero difficile. Aggiungiamo che Jace, da arrogante, spavaldo, diventa l'ombra di se stesso, perennemente in dubbio con chi è, con i sentimenti che prova e quello che in realtà è giusto fare. In più la presenza dell'Inquisitrice, così dura, così caparbia, provata dal dolore e accecata dalla sua personale vendetta contro Valentine, non aiuteranno il ragazzo a rimettersi in sesto.
Valentine compare un pochino di più rispetto al precedente libro sia nel presente che nei ricordi dei vari personaggi, delineando la sua personalità ma anche la sua folle mente: è un vero villain, convinto di essere dalla parte del giusto e che quello che sta facendo è per il bene di tutti, per ristabilire il giusto ordine. Una follia ragionata dire quella delle'ex shadowhunters.
Purtroppo in questo libro, le scene d'azione sono dosate e quasi tutte verso la fine, in cui sembra capitare di tutto e di più, eppure il romanzo cattura lo stesso, un po' perché si è nel mezzo di rivelazioni che forniscono altri pezzi al puzzle, un po' perché si vuole sapere come proseguirà le disavventure degli shadowhunters.
Comunque causa la lentezza iniziale e alcuni momenti che ti farebbero lanciare il libro, questo secondo volume scorre via velocemente e si arriva ardentemente a desiderare il terzo, di cui vi parlerò domani!

«Vorrei poterti odiare» disse Jace. La sua voce era disinvolta, la bocca piegata in un sorrisetto noncurante, gli occhi erano devastati dall'infelicità.«Vorrei odiarti. Ci provo, a odiarti. Sarebbe tutto più facile, se ti odiassi. A volte penso di odiarti con tutto me stesso, poi ti vedo e...»Le mani di Clary si erano intorpidite, tanto forte era la stretta sulla coperta. «E cosa?»«Tu che dici?» Jace scosse la testa. «Perché dovrei dirti quello che provo, quando tu non mi dici mai niente? È come sbattere la testa contro il muro, solo che se sbattessi la testa contro il muro potrei sempre smettere.» 

1 commento:

  1. a me invece è il terzo che è piaciuto meno di tutti, al momento non ricordo bene perchè ma credo che centrasse Simon >.< non l'ho mai digerito del tutto il suo personaggio...

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