giovedì 8 giugno 2017

Blogtour "il rogo della strega" di Josephine Angelini

Buongiorno a tutti! Come state? Io sono strafelice perché “Il rogo della strega” di Josephine Angelini, terzo e ultimo capitolo della “The Worldwalker trilogy”, finalmente è stato pubblicato e sono entusiasta di partecipare al blogtour. Pronti a scoprire qualcosa in più?

Prezzo: 14.03 euro (cop rigida), 9.99 euro (ebook)
Editore: Giunti
Data Pubblicazione: 7 giugno 2017
Lily è cambiata, non è più la ragazzina debole e malaticcia che era: è divenuta una strega e una leader potente, ha ritrovato la strada di casa e ha affrontato più di una battaglia. Ma ha dovuto imparare molto anche sul dolore, molto più di quanto avrebbe mai voluto, dopo aver perso il primo amore della sua vita ed essere stata tradita da quello nuovo. Ancora una volta, Lily e i suoi alleati sono costretti a misurarsi con una società completamente diversa e sconosciuta. Sanno di dover trovare risposte e una via verso la vittoria per sconfiggere i terribili nemici senza ricorrere alle armi nucleari, e soprattutto senza che Lily accetti di diventare una tirannica assassina come Lillian, il proprio alter ego. Talvolta, però, la vittoria richiede profondi sacrifici e quando l'unica strada pare essere quella al fianco di Lillian, quale sarà il prezzo che Lily è pronta a pagare?



La mia tappa è dedicata alla città delle streghe per antonomasia, ovvero Salem, dove la nostra storia è ambientata e al suo celeberrimo processo del 1692.
La nostra amata Josephine è cresciuta nel Massachusetts, in una cittadina vicina a Salem e in un’intervista ha affermato che è sempre stata affascinata dalla “Grotta delle streghe”, una parte della foresta vicino alla città in cui si diceva si nascondessero le streghe fuggite alla caccia in corso, e nel suo immaginario erano ben diverse dall’idea creata delle serie tv contemporanee ( “Vita da strega”, “Streghe” o “Sabrina, vita da strega” per intenderci) e ha deciso di ricreare quel mondo basandosi sulla “string theory” (la teoria delle stringhe).
In effetti ciò che realmente successe a Salem nel XVII secolo è da contestualizzare nel periodo storico: colonizzata nel 1626 da un gruppo di calvinisti inglesi, era dunque abitata dai puritani (persone con una fede incrollabile, moralmente rigidi, che conducevano una “crociata personale” contro i peccati della vita) che bandirono la musica e i balli al di fuori degli inni sacri; dunque in un ambiente del genere potete ben immaginare come un comportamento bizzarro e inspiegabile avesse fatto gridare al malocchio e alla stregoneria. Nell’inverno del 1691 Elizabeth “Betty” Parris ed Abigail Williams (figlia e nipote del reverendo Samuel Parris) iniziarono a comportarsi in maniera insolita: strisciavano per terra, smisero di parlare, si nascondevano dietro alcuni oggetti e i medici non riuscivano ad identificare le cause, perciò il pensiero volò al malocchio causato da una strega portando all’isteria di massa che generò la celeberrima caccia alle streghe nel villaggio. Betty Parris ed Abigail Williams non furono le sole perché altre sei ragazze diedero dimostrazione di aver qualche disturbo e da quel momento furono tutte interrogate affinché dicessero il nome della strega dietro al fenomeno: la maggior parte delle accusate furono donne adulte sia della “società bene” sia povere anziane che vivevano ai margini. Da questo momento fu istituito il processo: i sospettati vennero interrogati (spesso sotto tortura), messi a confronto con le ragazze “possedute”, obbligati a recitare le preghiere cristiane (infatti era idea comune che le streghe non fossero in grado di recitarle correttamente). Le condanne a morte per impiccagione avvennero dal 10 giugno al 22 settembre 1692 e la prima a essere giustiziata fu Bridget Bishop: il luogo della sua morte è ancora oggi conosciuto come Witches’ Hill (la collina delle streghe). In totale furono processate 144 persone, delle quali 54 confessarono di essere streghe; le condanne a morte per stregoneria eseguite furono 19 mentre la 20° vittima, Giles Corey, morì sotto tortura poiché si rifiutò di parlare in segno di protesta durante il processo.
Nell’ottobre dello stesso anno la caccia alle streghe terminò grazie all’intervento del governatore William Phips che contestò la raccolta delle prove dichiarandole sommarie e insufficienti.
Il processo di Salem fu il più importante in termini di persone coinvolte e si estese all'intera contea di Essex rimanendo nell’immaginario collettivo fonte d'ispirazione per opere letterarie, cinematografiche, teatrali e televisive.
La città di Salem tutt’ora non ha dimenticato quegli eventi che la resero celebre in tutto il mondo: infatti la “Witch House” (casa delle streghe),unica struttura della cittadina con legami diretti alla caccia e al processo del 1692, è oggi gestita dalla città come museo storico.
http://salem.org/ : il sito della città

La mia tappa storica è conclusa, spero vi sia piaciuta, ma non perdetevi domani quella sui mondi paralleli su https://iltempodeilibri.blogspot.it e tutte le tappe precedenti!




2 commenti:

  1. Sono sempre stata affascinata dalle streghe di Salem, è qualcosa di talmente misterioso che viene sempre da chiedersi se, dopotutto, qualcosa di vero ci sia (in merito alla stregoneria).

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    1. Salem affascina sempre e continuerà ad afafscianre: cosa davvero sia accaduto rimarrà un mistero...e un pizzico di stregoneria di mezzo per me c'è! ;)

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