Buon
sabato a tutti!
Sono
in super ritardo con la pubblicazione di un po’ di post a causa dell’influenza
appena passata e di mille impegni.
Ma
basta perdere ulteriore tempo e oggi dedichiamoci al romanzo di Maricla
Pannocchia uscito il 7 Febbraio
per Astro Edizioni e che tratta di amicizia, di malattia e dell’importanza delle
cose che davvero contano.
Inoltre
Maricla è stata così gentile da voler rispondere ad alcune mie domande sul suo
libro “Le
cose che ancora non sai”.
Buon giorno Maricla e grazie per aver accettato di rispondere a
qualche domanda.
Grazie
a te per l’ospitalità’ e buongiorno a tutti i lettori e le lettrici!
“Le cose che ancora non sai” è uscito da poco e parla del
rapporto di amicizia che nasce fra due ragazze, Allyson
e Coleen; ma non è il solito romanzo ya perché Coleen è malata di leucemia.
Com’è nata l’idea di questa storia? È ispirato a una storia vera?
Sì, il romanzo è uscito il 20 febbraio e no, non è ispirato a
una storia vera . La prima versione che ho scritto risale al 2014 e allora non
conoscevo nessun ragazzo che avesse o avesse avuto il cancro, infatti tutta la
storia era raccontata solo dal punto di vista di Allyson, la “ragazza sana”, perché non me la sentivo di raccontarla in
prima persona da una giovane malata, non avendo avuto nessuna esperienza
personale al riguardo e non conoscendo nessuno che l’avesse vissuta. Quando ho
conosciuto i ragazzi iscritti alla mia Associazione di volontariato Adolescenti
e cancro – che ho lanciato nel 2014 proprio in seguito alle ricerche svolte per
la prima versione del romanzo – ho sentito il bisogno di riscrivere tutta la
storia mantenendo i punti centrali ma alternando le voci delle due protagoniste,
così adesso i capitoli sono appunto alternati e la storia è raccontata in prima
persona sia da Allyson sia da Coleen. Nonostante la trama sia frutto della
fantasia, molti passaggi sono ispirati a pensieri e discorsi che ho letto o
sentito e che sono stati fatti da ragazzi che hanno o hanno avuto il cancro.
Il titolo mi piace molto e trovo abbia un
richiamo forte, soprattutto per i più giovani: è come se il lettore facesse un
percorso di crescita insieme ai protagonisti o sbaglio?
E’ giustissimo. Il senso del titolo è proprio quello. Sia
Allyson sia Coleen crescono moltissimo dall’inizio della storia e spero che
anche il lettore faccia un percorso simile. Io di sicuro l’ho fatto. Se penso
alla persona che ero prima di scrivere questa storia e di conseguenza di fondare
l’Associazione di volontariato Adolescenti e cancro, quasi non mi riconosco.
Ovviamente non penso che basti leggere un romanzo per “rivoluzionarsi” o
affrontare un percorso di crescita completo, ma spero che il libro possa essere
l’inizio di questo percorso e che aiuti i lettori, specialmente i più giovani,
a rendersi conto delle benedizioni che abbiamo, di quanto non sia scontato
essere qui oggi e che li sproni a essere artefici della propria vita.
Parliamo di Coleen e del modo in cui affronta la malattia:
definiscila in 3 aggettivi.
Ed Allyson come la descriveresti?
Coleen
affronta la malattia a testa alta, con il sorriso sulle labbra, ma non è un’eroina.
Ha anche momenti di crisi in cui piange, si dispera, vorrebbe morire per farla
finita e far si che i suoi genitori smettano di soffrire. Se dovessi definire
Coleen in tre aggettivi, sceglierei: ottimista, allegra, forte. Per Allyson
invece sceglierei: sognatrice, forte, un po’ insicura.
Sei la fondatrice dell’associazione Adolescenti e cancro che offre supporto sociale e fra coetanei a ragazzi/e
fra i 13 e i 24 anni da tutta Italia che hanno o hanno avuto una malattia
oncologica. Com’è nata l’idea di fondare quest’associazione?
L’idea
è nata proprio dalla prima stesura di questo romanzo, nel 2014. Io dico sempre che è stato un segno del destino. Non
ho deciso di scrivere questa storia. Stavo navigando su Internet e mi sono
imbattuta nella foto di due ragazze adolescenti e ho sentito il bisogno di
raccontare la storia di amicizia fra due adolescenti, di cui una malata di
leucemia. Lo ripeto, credo sia stato un segno del destino per indirizzarmi nel
giusto percorso (aprire l’Associazione di volontariato Adolescenti e cancro,
che mi ha completamente cambiato la vita) perché vedendo quella foto avrei
potuto scrivere di altre centinaia di storie con due protagoniste adolescenti
ma invece ho sentito il bisogno di raccontare proprio questa storia.
Girovagando in rete ho scoperto che insieme ai
ragazzi dell’associazione avete redatto “Attimi di noi - storie di adolescenti
con tumore” una raccolta di 19 storie di ragazzi che parlano della malattia ma
anche del quotidiano. Ci vuoi raccontare qualcosa al riguardo?
Si, la raccolta – che e’ uscita a febbraio dell’anno scorso
- e’ scaricabile gratuitamente dal
nostro sito (www.adolescentiecancro.org)
e contiene le storie vere di alcuni dei ragazzi supportati dalla nostra
Associazione. Sono storie che parlano del loro percorso di malattia,
naturalmente, ma anche di tutto quello che le ruota intorno. Ho deciso di
renderla scaricabile gratuitamente perche’ questo possa spronare le persone a
leggerla. Penso che il modo migliore per dar voce ai ragazzi con il cancro sia
proprio attraverso le voci di chi ci sta passando o ci e’ passato, per questo
come Associazione diamo molta importanza anche a questo aspetto e i ragazzi che
lo desiderano possono raccontare in forma scritta le loro storie o partecipare
al nostro Teens Video Project, raccontandosi in formato video.
Se qualcuno volesse contribuire ad aiutare
l’associazione come potrebbe fare?
La
risposta più ovvia è supportare i nostri progetti tramite una donazione, anche
piccola. Tutte le iniziative che proponiamo sono gratuite per i ragazzi e
cerchiamo di realizzarle grazie alla collaborazione di privati e aziende che
offrono il loro tempo e i loro talenti gratuitamente, ma non sempre è
possibile. Spesso ci sono costi come vitto, alloggio e spese di viaggio da
sostenere. E’ possibile donare tramite paypal e tramite il nostro conto
corrente postale. Postiamo sul nostro sito e su Facebook foto e/o video delle
iniziative che facciamo così i donatori possono vedere con i loro occhi come
sono stati usati i loro soldi e spesso pubblichiamo anche i commenti dei ragazzi,
così che chi dona possa leggere dalle loro parole la differenza che ha fatto.
Al momento abbiamo una campagna di raccolta fondi mirata alla Summer Holiday
2017, la nostra vacanza estiva gratuita per un gruppo di ragazzi che hanno o
hanno avuto il cancro. Per tutte le informazioni, potete visitare questo link
oppure scriverci sulla nostra pagina Facebook o ancora all’indirizzo e-mail adolescentiecancro@yahoo.it
E’
anche possibile diventare volontari. Per diventare volontari durante le
iniziative con i ragazzi e’ necessario essere di Livorno o dintorni, ma i
volontari che ci aiutano nell’organizzazione di raccolte fondi o a farci
conoscere, possono essere da tutta Italia! Per maggiori informazioni,
scriveteci tramite la nostra pagina Facebook o all’indirizzo e-mail adolescentiecancro@yahoo.it
TITOLO: Le cose che ancora non sai
AUTORE: Maricla Pannocchia
EDITORE: Astro Edizioni
DATA DI PUBBLICAZIONE: 7 Febbraio 2016
GENERE: Narrativa, sociale
PREZZO SU AMAZON: 14.90 euro (cop. flessibile)
Un inno alla vita.
Soffermandosi sul piacere delle piccole cose, e su ciò che conta davvero.
Allyson Boyd e Coleen
Hameldon hanno sedici anni, vivono a Glasgow ma, nonostante siano compagne di
scuola, si sono rivolte la parola raramente. Le loro vite cambiano quando
Coleen si ammala di leucemia e Allyson si offre per portarle i compiti in
ospedale. Quello sarà il primo passo per la nascita di una delicata, importante
amicizia che si sviluppa in contemporanea all'avanzare della malattia di Coleen
e al piccolo, tranquillo mondo di Allyson che viene messo sottosopra.
Nelle vite delle ragazze
entrano parole come chemioterapia, effetti collaterali, trapianto di midollo
osseo ma entrambe riescono a trovare quel coraggio che non credevano di avere.
Il coraggio per trovare se stesse, per continuare a ridere, a lottare e a
vivere la vita ogni singolo secondo.
Un romanzo narrato a due
voci che accompagna nell'età adolescenziale quando questa viene scombussolata
dall'arrivo di una grave malattia. Per ricordare che la vita e' un dono
prezioso e per aiutarci a trovare la forza di essere noi stessi e di guardare
sempre avanti, nonostante le difficoltà.
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