Recensione
Anyway, la clausura mi ha fatto divorare alcuni libri, tra cui questa meraviglia di cui vi parlo oggi e che è uno dei romanzi che più attendevo nel 2019, non lo nascondo.
Ringrazio Raffaella per l'organizzazione e la Mondadori per la copia digitale in omaggio.
Editore: Mondadori
Prezzo: Rigido 20,09€ Ebook 13,99
Pagine: ---
Serie: Hunger Games #0.5
Genere: Distopico
Data di pubblicazione: 19/05/2020
Trama: È la mattina della mietitura che inaugura la decima edizione degli Hunger Games. A Capitol City, il diciottenne Coriolanus Snow si sta preparando con cura: è stato chiamato a partecipare ai Giochi in qualità di mentore e sa bene che questa potrebbe essere la sua unica possibilità di accedere alla gloria. La casata degli Snow, un tempo potente, sta attraversando la sua ora più buia. Il destino del buon nome degli Snow è nelle mani di Coriolanus: l'unica, esile, possibilità di riportarlo all'antico splendore risiede nella capacità del ragazzo di essere più affascinante, più persuasivo e più astuto dei suoi avversari e di condurre così il suo tributo alla vittoria. Sulla carta, però, tutto è contro di lui: non solo gli è stato assegnato il distretto più debole, il 12, ma in sorte gli è toccata la femmina della coppia di tributi. I destini dei due giovani, a questo punto, sono intrecciati in modo indissolubile. D'ora in avanti, ogni scelta di Coriolanus influenzerà inevitabilmente i possibili successi o insuccessi della ragazza. Dentro l'arena avrà luogo un duello all'ultimo sangue, ma fuori dall'arena Coriolanus inizierà a provare qualcosa per il suo tributo e sarà costretto a scegliere tra la necessità di seguire le regole e il desiderio di sopravvivere, costi quel che costi.
Prezzo: Rigido 20,09€ Ebook 13,99
Pagine: ---
Serie: Hunger Games #0.5
Genere: Distopico
Data di pubblicazione: 19/05/2020
Trama: È la mattina della mietitura che inaugura la decima edizione degli Hunger Games. A Capitol City, il diciottenne Coriolanus Snow si sta preparando con cura: è stato chiamato a partecipare ai Giochi in qualità di mentore e sa bene che questa potrebbe essere la sua unica possibilità di accedere alla gloria. La casata degli Snow, un tempo potente, sta attraversando la sua ora più buia. Il destino del buon nome degli Snow è nelle mani di Coriolanus: l'unica, esile, possibilità di riportarlo all'antico splendore risiede nella capacità del ragazzo di essere più affascinante, più persuasivo e più astuto dei suoi avversari e di condurre così il suo tributo alla vittoria. Sulla carta, però, tutto è contro di lui: non solo gli è stato assegnato il distretto più debole, il 12, ma in sorte gli è toccata la femmina della coppia di tributi. I destini dei due giovani, a questo punto, sono intrecciati in modo indissolubile. D'ora in avanti, ogni scelta di Coriolanus influenzerà inevitabilmente i possibili successi o insuccessi della ragazza. Dentro l'arena avrà luogo un duello all'ultimo sangue, ma fuori dall'arena Coriolanus inizierà a provare qualcosa per il suo tributo e sarà costretto a scegliere tra la necessità di seguire le regole e il desiderio di sopravvivere, costi quel che costi.
Dire che ero curiosa di leggerlo e che lo aspettavo con emozione è poco, ma devo anche ammettere che la paura di questa storia era tanta per tanti motivi, quello principale era la figura di Snow.
Premettiamo anche che appena uscì la notizia di un nuovo romanzo della Collins ambientato a Panem, la mia speranza era che fosse sui 50° Hunger Games, la seconda edizione della memoria, quella vinta da Haymitch perché principalmente la sua figura mi incuriosisce tutt'oggi.
La storia è molto diversa da quello che mi aspettavo e di questo sono felice: la figura di Snow viene approfondita, sviscerata e gli viene dato un passato credibile per il personaggio che noi conosciamo e "detestiamo" nella trilogia.
La storia inizia dieci anni dopo la fine della guerra: di ciò che accadde scopriamo qualcosa nei pensieri di Coriolanus, di quanto fu tremenda, delle ferite invisibili che lasciò e che ha portato alla nascita degli Hunger Games. Scordatevi i giochi come li abbiamo conosciuti con Katniss e Peeta perché, seppure incredibilmente, all'inizio furono qualcosa di peggio: questi "giochi", questo massacro, queste uccisioni premeditate sono state ben più crudeli nel passato, una vendetta crudele verso i distretti che si erano ribellati al potere di Capitol City (non che le morti non siano già di per se' una cosa terribile).
Coriolanus è un giovane che cerca di mantenere il prestigio della sua casata, sempre perfetto nei modi, affascinante, intelligente e che sa cosa dire e quando, senza mai esagerare nelle parole; la paura che le vicende che lo riguardano potessero mostrare uno Snow diverso da quello che sarà in futuro, viene cancellata dall'abile scrittura della Collins, capace di creare un giovane con dubbi, paure, ricordi, ma che sa anche che il passato è qualcosa da ricordare, un monito per non ripetere gli stessi errori nel futuro.
Abbiamo davvero di fronte il futuro tirannico Presidente di Panem: esploriamo la sua piche, il suo inconscio, le sue idee sul futuro e ancor di più ciò che muove ogni sua azione, l'ambizione di famiglia.
Ma non c'è solo questo; è vero, la figura di Coriolanus è assolutamente centrale, ma di contorno c'è molto: una Panem che si deve riprendere dalla guerra, i distretti che sono ridotti alla fame, la visione di Capitol City della guerra e della costruzione della pace, ma soprattutto la Collins ha puntato moltissimo sull'analisi dell'animo umano.
Conosciamo personaggi che saranno importanti nella storia per la vita del giovane, per la sua "formazione", per la Panem che conosciamo: spesso alcuni cognomi vi ricorderanno personaggi noti, luoghi già visti e ballate già sentite. Mi sono piaciuti questi collegamenti, perché 64 anni prima delle vicende della ragazza di fuoco qualcosa aveva smosso le acque ed è stato interessante scoprire particolari in più al riguardo.
Una storia da leggere assolutamente per i fan della Collins, leggetelo senza paura; un ottimo libro per tornare a Panem. Ma ora chissà se potremmo avere quello su Haymithc?!
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Dieci anni dopo la vittoria, era ancora costretto a scansare grossi pezzi di marmo e granito per farsi strada a zigzag fino all’Accademia. A volte si chiedeva se i detriti non fossero stati lasciati lì per ricordare ai cittadini quello che avevano sopportato. La gente aveva la memoria corta. Occorreva farla camminare in mezzo ai calcinacci, obbligarla a staccare i luridi buoni del razionamento e assistere agli Hunger Games perché la guerra restasse viva nella mente. Dimenticare poteva indurre alla noncuranza, e a quel punto sarebbero tornati tutti al punto di partenza.
Mi hai incuriosita, parecchio anche, ma sono ancora indecisa sul leggerlo. Forse non sono ancora pronta a scoprire il PRIMA della ragazza di fuoco.
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EliminaTi capisco, avevo terrore che la storia venisse rovinata...invece merita 😉
Eliminail tuo è uno dei primi pareri ultra positivi che vedo ahahha, non sto sentendo cose bellissime... ma sono comunque curiosa e prima o poi lo leggo!
RispondiEliminanon è un libro perfetto, a tratti alcune cose le ho trovate superficiali per la storia, ma sicuramente non mi ha delusa e non ha rovinato il personaggio di Snow, anzi...
EliminaSono sempre più scettica xD
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