venerdì 25 gennaio 2019

Recensione "A Court of Mist and Fury" di Sarah J. Maas


 Recensione 


Buon venerdì a tutti! Lo so', continuo ad essere latitante, ma sono davvero indietro con delle pratiche di lavoro e quindi devo recuperare prima quelle e il blog questa settimana va a rilento. Ma non mi fermo dal leggere, come avrete notato dal WWW di mercoledì e iniziamo a recuperare qualche recensione.
Finalmente ho concluso "A Court of Mist and Fury" di Sarah J. Maas e come notate, si merita il massimo dei voti! Ma capiamo perché sono così entusiasta!


A COURT OF MIST
 AND FURY
Sarah J. Maas


    


Editore: Bloomsbury
Prezzo: Rigido 17,49€ Ebook 4,98
Pagine: 626
Serie:A Court of Thorns and Roses #2
Genere: Fantasy
Data di pubblicazione: 03/03/2016

Trama: Feyre survived Amarantha's clutches to return to the Spring Court—but at a steep cost. Though she now has the powers of the High Fae, her heart remains human, and it can't forget the terrible deeds she performed to save Tamlin's people.
Nor has Feyre forgotten her bargain with Rhysand, High Lord of the feared Night Court. As Feyre navigates its dark web of politics, passion, and dazzling power, a greater evil looms—and she might be key to stopping it. But only if she can harness her harrowing gifts, heal her fractured soul, and decide how she wishes to shape her future—and the future of a world cleaved in two.

Sono davvero felicissima che il prossimo marzo uscirà nella nostra lingua il primo volume della serie e che anche voi possiate conoscere Feyre e il mondo creato dalla Maas e cercherò di essere più spoiler free possibile.
La storia riprende 3 mesi dopo la conclusione del primo volume, con la vita della nostra amata protagonista completamente sconvolta per tutto ciò che è successo alla fine del primo volume e per l'incombente matrimonio con Tamlin.
Sulla trama non vi dico oltre perché dovrei rivelare troppo, ma vi dico che tutto ruota intorno alla situazione di Feyre, al suo cambiamento, alla sua insofferenza, al suo malessere e alla sua rinascita.
Ho adorato Feyre: è tormentata dal sangue che ha dovuto versare per colpa di Amaantha, dagli errori che ha visto e che non riesce a dimenticare nei mesi di prigionia e in tutto ciò, neanche l’amore dell’uomo per cui ha messo se stessa in pericolo, riesce a farla star meglio. Eppure la luce in fondo al tunnel c’è, anche se questo vuol dire rimettere nuovamente tutto in discussione ed è proprio qui che accade la rinascita della ragazza: una donna che non è perfetta, che lotta con se stessa per dimenticare, per perdonare e perdonarsi, che vorrebbe solo un po’ di spazio e tempo per respirare e riprendere in mano la propria vita e che troverà la propria rinascita in un’altra mondo, che sembrava così pericoloso e distante da lei.

 I was not a pet, not a doll, not an animal.  I was a survivor, and I was strong.
I would not be weak, or helpless again. I would not, could not be broken. Tamed. 
Ho amato Rhysand e ogni pagina in cui era presenta, è stata una boccata d’aria fresca: un fae con un potere davvero pericoloso, un’intelligenza unica, un coraggio incredibile e che è capace di provare un amore immenso, talmente forte da superare le prove più difficili e terribili. Un uomo che porta costantemente una maschera per celare tutta la bontà che ha. Rhysand è davvero uno dei personaggi meglio caratterizzati scritti dalla Maas, e non è il solo.
ACOMAF ci porta a conoscere tutta la Night Court e il circolo ristretto di Rhysand: da Cassian, sfrontato e sfacciato, a Azriel, silenzioso ma grande osservatore, passando per Morrigan e Amren, le componenti femminili e badass della corte. Li ho adorati tutti per la loro caratterizzazione, per la loro lealtà, per le loro storie e per come hanno riportato in vita Feyre.
Mi è mancato il Lucien della seconda parte di ACOTAR: continua a piacermi come personaggio, anche se resta legato ciecamente a Tamlin. Proprio quest’ultimo è stata la delusione del romanzo, ma conoscendo la Maas me lo dovevo aspettare: la sua ossessione di proteggere Feyre e la sua possessività, lo rendono cieco di fronte al dolore della sua amata e folle a tal punto da fare scelte inspiegabili.

 "I needed not to be dead when I agreed.”
“You needed not to be alone.” 

Se nel primo volume il worldbuilding è stato interessante, nel secondo conosciamo meglio altre Corti di Prythian e il tutto si arricchisce di particolari, profumi, suoni, viste, che arricchiscono questo secondo volume ancora di più.
Ho adorato questo volume e vorrei dirvi di più, parlarvi dei vari personaggi, approfondire le scelte fatte, le frasi dette, il finale incredibile che è stato scritto, ma, sono sincera, credo di essere incapace di trattenere gli spoiler al riguardo!
Posso solo dire: bello, bello, bello, bello…e ora di corsa a leggere il terzo!



2 commenti:

  1. Esordirei con MAMMA MIA RHYS *^*. Un personaggio meraviglioso e l’amore che provo per lui è sconfinato ahahah.
    Dall’altro lato però questo libro mi ha preso molto meno del primo (la mia recensione qui) e mi è dispiaciuto davvero tanto.
    Ho trovato Feyre leggermente insopportabile e oltretutto mi sarei più che volentieri risparmiata pagine e pagine sui suoi dilemmi interiori (comprensibili eh, per carità), sicuramente preferendo più azione.
    Leggerò sicuramente il terzo, sperando sia migliore di questo e dia una degna conclusione alla serie ç.ç .
    A presto!
    Rainy

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