Recensione
Buon martedì a tutti! Com'è iniziata la vostra settimana? Io sono sopravvissuta all'evento di Harry Potter di domenica e nonostante la febbre è stata una giornata meravigliosa, anche se a vincere è stata la casa di Grifondoro...ci rifaremo.
Oggi invece vi parlo di una lettura che ho trascinato per settimane e che alla fine ho letti in breve tempo, ovvero "I figli dell'Eden" di Joey Graceffa edito lo scorso marzo da Fanucci.
Oggi invece vi parlo di una lettura che ho trascinato per settimane e che alla fine ho letti in breve tempo, ovvero "I figli dell'Eden" di Joey Graceffa edito lo scorso marzo da Fanucci.
Prezzo: Rigido 12,66€ Ebook 4,99
Pagine: 360
Serie: Children of Eden #1
Genere: Distopico
Data di pubblicazione: 28/03/2018
Trama: Rowan è la secondogenita in un mondo in cui le misure di controllo sulla popolazione la considerano una fuorilegge ed è per questo condannata a morte certa. Da ormai sedici anni vive un’esistenza nascosta nell’ombra, senza poter frequentare la scuola, stringere amicizie o avere la possibilità di farsi impiantare negli occhi il chip che contrassegna ogni abitante di Eden. Inquieta e desiderosa di conoscere e vedere il mondo, fugge concedendosi una notte ricca di avventura e adrenalina. Finalmente scoprirà il valore dell’amicizia, incontrerà persone diverse dai suoi familiari, vedrà angoli inesplorati della città e luoghi lontani dalle quattro mura della sua casa. Ma le novità non saranno solo piacevoli scoperte e, in poche ore, Rowan diventerà una ricercata in fuga, scatenando una serie di eventi che potrebbero cambiare per sempre il mondo di Eden...
Fare una recensione di un libro distopico solitamente mi è semplice perché o mi è piaciuto oppure no, ma invece, con il primo romanzo di Joey Graceffa mi trovo in difficoltà, è in quel limbo in cui si trovano i romanzi senza infamia e senza gloria, carino ma non memorabile.
Ma procediamo con ordine.
Eden è questa enorme comunità costruita dall'uomo per far sopravvivere l'umanità all'ecocrollo che ha praticamente distrutto la Terra per come la conosciamo oggi (e mi sa che se andiamo avanti così non ci siamo lontani); il controllo della popolazione è molto ferreo, ovvero un solo figlio per ogni coppia e per questo Rowan è di fatto una fuorilegge: gemella di Ash ma secondogenita; per la decisione dell'EcoPanopticon, il sistema che risana e controlla tutta Eden per preservare l'umanità e che per preservare le limitate risorse ha deciso che per un tempo determinato ogni coppia potrà avere un solo figlio e per questo motivo la ragazza è nascosta dalla famiglia, un fantasma che non può di fatto vivere perché costretta a non farsi vedere da nessuno.
Rowan è un personaggio che se da una parte mi è piaciuta per la rabbia che dimostra in quanto vive una non vita, è sempre reclusa, di fatto è viva ma non può esistere, e per le altre sfaccettature che l'autore è riuscito a trasmettere come l'angoscia di essere scoperta, la volontà forte di sperimentare e scappare dalla claustrofobica vita a cui è stata relegata per al sua stessa salvezza; dall'altra parte non sono riuscita a legare con lei, mi è mancata l'alchimia, nonostante sulla carta sia il tipo di protagonista che mi piace.
La storia ruota intorno a Rowan e per questo forse non mi catturata completamente: sicuramente la ragazza ha un momento di crescita dovuto alle sue paure, insicurezze, alla volontà di poter vivere e sperimentare, ma è tutto qui, non c'è quel ritmo incalzante, quel susseguirsi di eventi adrenalinici che solitamente mi ipnotizzano nei romanzi distopici.
Joey Graceffa ha sicuramente scritto un buon romanzo, che si sviluppa pian piano e che ha davvero un buon worldbuilding (per fortuna) ma che non sembra mai partire davvero.
Sono sinceramente curiosa di leggere il secondo volume quando (e se) uscirà in Italia per capire cosa succederà ma sicuramente con aspettative più basse rispetto a quelle per questo primo volume.
Ma procediamo con ordine.
Eden è questa enorme comunità costruita dall'uomo per far sopravvivere l'umanità all'ecocrollo che ha praticamente distrutto la Terra per come la conosciamo oggi (e mi sa che se andiamo avanti così non ci siamo lontani); il controllo della popolazione è molto ferreo, ovvero un solo figlio per ogni coppia e per questo Rowan è di fatto una fuorilegge: gemella di Ash ma secondogenita; per la decisione dell'EcoPanopticon, il sistema che risana e controlla tutta Eden per preservare l'umanità e che per preservare le limitate risorse ha deciso che per un tempo determinato ogni coppia potrà avere un solo figlio e per questo motivo la ragazza è nascosta dalla famiglia, un fantasma che non può di fatto vivere perché costretta a non farsi vedere da nessuno.
Rowan è un personaggio che se da una parte mi è piaciuta per la rabbia che dimostra in quanto vive una non vita, è sempre reclusa, di fatto è viva ma non può esistere, e per le altre sfaccettature che l'autore è riuscito a trasmettere come l'angoscia di essere scoperta, la volontà forte di sperimentare e scappare dalla claustrofobica vita a cui è stata relegata per al sua stessa salvezza; dall'altra parte non sono riuscita a legare con lei, mi è mancata l'alchimia, nonostante sulla carta sia il tipo di protagonista che mi piace.
La storia ruota intorno a Rowan e per questo forse non mi catturata completamente: sicuramente la ragazza ha un momento di crescita dovuto alle sue paure, insicurezze, alla volontà di poter vivere e sperimentare, ma è tutto qui, non c'è quel ritmo incalzante, quel susseguirsi di eventi adrenalinici che solitamente mi ipnotizzano nei romanzi distopici.
Joey Graceffa ha sicuramente scritto un buon romanzo, che si sviluppa pian piano e che ha davvero un buon worldbuilding (per fortuna) ma che non sembra mai partire davvero.
Sono sinceramente curiosa di leggere il secondo volume quando (e se) uscirà in Italia per capire cosa succederà ma sicuramente con aspettative più basse rispetto a quelle per questo primo volume.
Nessun commento:
Posta un commento