TITOLO: “Se ti accorgessi di me”
AUTORE: Sharon Huss Roat
EDITORE: Newton Compton Editori
PAGINE: 348
DATA DI PUBBLICAZIONE: 29 gennaio 2018
PREZZO: 8.41 euro (cop. rigida), 4.99 euro (ebook)
L'ansia sociale di Vicky Decker l'ha spinta a elaborare complicate strategie per passare inosservata e non essere mai al centro dell'attenzione. L'unica con cui riesce a essere se stessa è la sua amica Jenna. Quando Jenna si trasferisce, però, Vicky rimane completamente sola e per combattere quell'isolamento ormai insostenibile, decide di creare una falsa identità sui social, ritoccando le foto di altre persone come se fossero sue e postandole sul profilo Instagram @Vicurious. Improvvisamente comincia ad avere dei follower e ben presto si ritrova a vivere una nuova vita, senza nemmeno aver lasciato la sua cameretta. Ma più cresce il numero dei follower e più le diventa chiaro che ci sono moltissime persone, là fuori, che si sentono esattamente come lei: #sole e #ignorate nella vita reale. Per aiutare loro, e se stessa, dovrà rendere la sua realtà virtuale molto più reale...
La mia opinione
Buon lunedì a tutti!
Come state? Avete passato un buon weekend? Questa recensione avrebbe dovuto essere online settimana scorsa ma a causa di alcuni eventi imprevisti (e la mia disorganizzazione) andrà online solo oggi!
Il romanzo di cui voglio parlarvi è “Se ti accorgessi di me” di Sharon Huss Roat che Newton Compton ha pubblicato proprio nei giorni scorsi e che tratta di un tema attualissimo, ovvero l’uso dei social network e il crescente numero di profili fake in circolazione.
Protagonista è la liceale Vicky che definire sola è riduttivo: spesso ha attacchi di panico, passa la pausa pranzo lontana della mensa per la paura di incappare in qualche brutta figura, evita lo sguardo dei compagni di classe e l’unica in grado di aiutarla a sopportare tutto ciò era Jenna, la sua migliore amica che però è costretta a trasferirsi in un altro stato lasciando di fatto Vicky completamente preda delle sue paure. Ma c’è un luogo in cui tutti sono visibili, possono essere se stessi o qualcuno completamente diverso, senza pregiudizi: internet. Cosa possono photoshop, un paio di occhiali da sole e Instagram? Creare @Vicurious, un profilo fake, che improvvisamente diventa virale; infatti ciò che la nostra timida Vicky non immagina è che @Vicurious diventasse un vero e proprio fenomeno e scoprirà che la maggior parte dei ragazzi che la seguono si sentono invisibili al mondo. Ho detto anche troppo sulla trama e quindi lascio a voi la voglia di scoprire cosa accadrà a Vicky e a @Vicurious capitolo dopo capitolo.
Un tema attuale, un fenomeno crescente che riguarda tutti noi, ovvero i social e l’uso che en facciamo. Io stessa uso Facebook e Instagram sia a livello personale che per il blog e sono ben consapevole, nel secondo caso, che lo utilizzo come vetrina per il mio piccolo mondo letterario-virtuale.
Sarei però un ipocrita nel non ammettere che ogni like è di fatto una piccola e seppur superficiale gratificazione, quindi potete immaginare cosa questo significhi per una ragazza come Vicky che ha trovato nel suo profilo fake un modo per essere se stessa senza pregiudizi, uno strumento di comunicazione efficace senza dover per forza parlare o mostrare la sua vera faccia. Vicky non sarà un personaggio statico, ma certo non farà i passi da gigante verso una nuova consapevolezza tutta d’un tratto e questo l’ho apprezzato particolarmente perché davvero reale.
Un romanzo che tratta dunque di un tema attuale, delle fragilità che si nascondono dentro di noi, dell’apparenza utilizzata come scudo per l’insicurezza in maniera credibile eppure non mi ha conquistato a fondo, forse perché ho faticato questa volta a riconoscermi nella protagonista: sono stata anch’io un’adolescente fragile, insicura, però non avendo avuto Instagram ai tempi come scudo e avendo dunque dovuto affrontare di petto le situazioni, non sono riuscita ad immedesimarmi completamente.
Una menzione però va a Lipton, quest’ancora che tiene Vicky attaccata alla realtà, e alla madre della ragazza che in ogni modo cerca di spronare la figlia a uscire dal suo guscio, ad aprirsi al mondo e che nonostante quello che la ragazza crede, non è affatto una delusione per lei.
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