Recensione "Il problema è che ti amo" J. L. Armentrout

TITOLO: Il problema è che ti amo

AUTORE: J. L. Armentrout

PAGINE: 440

EDITORE: Nord

DATA DI PUBBLICAZIONE: 7 Luglio 2016

PREZZO SU AMAZON: 14.37 euro (cop. Rigida) 9.99 euro (ebook)

Da quattro anni, il silenzio è lo scudo che la protegge dal resto del mondo. Circondata dall'affetto dei nuovi genitori adottivi, Mallory Dodge ha cercato di superare i traumi del passato, di convincersi di non avere più bisogno di essere invisibile, ma le cicatrici dell'anima bruciano ancora e non le permettono di dimenticare. Ecco perché dover frequentare l'ultimo anno di liceo in una scuola pubblica, dove sarà costretta a uscire dal guscio, la terrorizza. Tuttavia è proprio a scuola che accade l'inaspettato: tra i suoi nuovi compagni c'è Rider Stark, l'unico raggio di sole nella sua infanzia da incubo, il ragazzo che in più di un'occasione l'ha protetta dalla violenza del padre affidatario. Rider però è cambiato: ha un atteggiamento arrogante, una pessima reputazione e pare che sia invischiato in una rete di cattive compagnie. Anche se, dietro quella maschera da sbruffone, Mallory riconosce ancora il suo eroe d'un tempo... un eroe per di più molto affascinante. Eppure gli anni trascorsi lontano da Mallory hanno segnato profondamente Rider, che ben presto si troverà davvero nei guai. E Mallory sarà la sola a poter fare la differenza. Ma riuscirà a far sentire la propria voce e a battersi per il ragazzo che ama, o la paura la farà tacere per sempre?

La mia opinione

Buongiorno a tutti! Sto pian piano recuperando le recensioni dei libri di Agosto e ho già quelle di Settembre da scrivere: mannaggia alla mia pigrizia!

Oggi vi parlo di una storia che mi ha conquistata, dilaniata, che mi ha fatto riflettere, probabilmente uno dei libri più belli che abbia letto quest'anno, ovvero “Il problema è che ti amo” della nostra amata Jennifer L. Armentrout.

Una storia che parla di affidamento e adozione, di violenza e supprusi, ma anche di speranza e di riscatto. Temi non facili da trattare, ma che in questo romanzo vengono affrontati in maniera magistrale: Jennifer si dimostra sempre più una scrittrice eccezionale.

Mallory è la protagonista della storia: diciasette anni, adottata da questa benestante famiglia americana che l'adora ma che deve convivere con un passato terribile, fatto di soprusi e sofferenza della passata famiglia affidataria che l'ha portata ad aver difficoltà a parlare in pubblico ma è anche decisa a sconfiggere frequentando l'ultimo anno al liceo.

Unica luce in quel buio passato è Rider, l'altro bambino che era con lei in quell'incubo di famiglia, che l'ha sempre protetta, difesa anche a costo di subire egli stesso le violenze e che non sente e vede da anni.

Destino vuole che si ri-incontrino dopo anni di silenzio alla high school e ignorarsi reciprocamente è impossibile per questi due giovani che troppo presto hanno conosciuto il dolore.

Non dirò altro sulla trama, rovinerebbe l'atmosfera in cui vi troverete catapultati e la magia che questa bravissima scrittrice ha saputo creare attorno a delle vicende molto crude.

Entrambi sono due sopravvissuti, perché non saprei come altro descriverli in quanto segnati profondamente dalla loro infanzia: Mallory ha reagito chiudendosi al mondo, e Rider, che appare sempre come l'eroe pronto a salvare lei e i suoi amici, nasconde sotto la sua facciata il dolore per non essere riuscito a proteggere la sua “Pesce” e le cicatrici emotive che lui stesso ha subito.

Una storia di riscatto, di speranza per due ragazzi invisibili ma che insieme troveranno la forza per affrontare e cercare di superare in un lungo processo emotivo ciò che li ha segnati.

Molteplici i temi trattati: dall'affidamento all'adozione, ai problemi dei servizi sociali americani, alle violenze sui bambini, alla droga, alla morte; tutti affrontati con maestria e senza mai cadere nel banale o minimizzandoli.

Un romanzo che vi porterà a riflettere, che vi stravolgerà emotivamente.

Assolutamente consigliato!!!