TITOLO: Vietato smettere di sognare
AUTORE: Benji&Fede
PAGINE: 285
EDITORE: Rizzoli
DATA DI PUBBLICAZIONE: 31 Marzo 2016
PREZZO SU AMAZON: 13.52 euro (cop. Rigida) 8.99 euro (ebook)
Inizia tutto alle 20:05 di una sera qualunque nel
dicembre 2010: Federico, un ragazzo di Modena con la fissa per la musica, ne
contatta su Facebook un altro, Benjamin, proponendogli di fare un duo. Al
momento Benjamin non prende la cosa troppo sul serio perché sta per trasferirsi
in Australia. Ma, nonostante la distanza, prende vita attraverso i social
network una grande amicizia fondata su un’eccezionale intesa artistica e sulla
voglia di coltivare insieme un sogno comune. Nasce così Benji & Fede, la
band italiana che ha conquistato orde di fan, ottenuto un contratto con Warner
Music, pubblicato un album che in soli quattro mesi li ha portati dalle loro
camere al disco di platino. Questo libro
ufficiale, ricchissimo di foto personali e basato su un racconto fresco e
appassionato, non solo ripercorre passo dopo passo il cammino artistico di
Benji & Fede, i loro alti e bassi personali e professionali, ma svela anche
il coraggio e la determinazione con cui hanno affrontato le difficoltà,
ricordando sempre il loro motto: VIETATO SMETTERE DI SOGNARE.
La mia opinione
Buongiorno
amici! So cosa state pensando vedendo il libro di cui vi voglio parlare, ma non sono
impazzita. La prima volta che ho sentito il loro nome era a DeeJay Chiama
Italia perché erano ospiti del programma e mi ricordo che la prima cosa che ho
pensato è stata: “E chi sono questi?!” (abbiate pazienza, non sono più una teen
e inizio a rendermi conto che non sono più aggiornata come un tempo L), poi li ho sentiti a Sanremo
nella serata delle cover e ho pensato che non fossero male : sento già i
follower che mi abbandonano però io sono una persona critica per natura e se parlo di qualcosa è perché ho gli
strumenti per farlo, per cui guardo, leggo, ascolto, mi faccio un’idea e poi la
esprimo; odio chi giudica senza conoscere, senza essersi informato, ma solo per
partito preso. Trovo stupido non usare
il cervello per farsi una propria idea e
quindi ho deciso di capire il successo di questi due ragazzi che in un anno
hanno fatto il botto leggendo il loro libro.
Un’autobiografia
breve, hanno poco più di vent’anni, perciò non aspettatevi una vita piena come
quella di star consumate: siamo di fronte a due ragazzi di Modena, che con
passione, testardaggine, ironia e semplicità si sono dedicati a ciò che
vogliono fare. Quanti
di noi possono dirsi fortunati di fare davvero quello che gli piace?! Bene, loro possono. Hanno investito energie,
passione, determinazione, si sono rialzati dopo momenti difficili (perché ce ne
sono stati) e hanno comunque perseverato
nel voler vivere di musica. Con il passaparola online sono riusciti a farsi
conoscere, apprezzare, criticare, ma non hanno mai smesso di provarci e io per
questo li ammiro. Due ragazzi normali, di bell’aspetto che non guasta mai
(vabbè ora sembro una teen a cui sono impazziti gli ormoni, ma non è così
giuro) con i piedi per terra (cosa che
spero mantengano sempre), che sono un vero fenomeno social (gli
hashtag su twitter con i loro nomi sono fra i più diffusi ogni giorno, su
instagram sono seguitissimi, così come su facebook e sul loro canale youtube),
che rispondono alle loro fan scatenate, che vivono a casa con i genitori e
forse è anche questa la chiave del loro successo: è facile riconoscersi in loro.
Ho letto molte critiche, che spesso sono sfociate negli insulti (soprattutto da
adulti) verso di loro e lo trovo ipocrita: ripeto, la loro musica può piacere
oppure no, è soggettivo, ma criticare perché rappresentato il proprio tempo lo
trovo limitante.
“[…]
Facendo l’artista cerchi di trasmettere qualcosa, di lasciare un’emozione alla
gente, dedichi tempo ed energia al tuo lavoro perché ti poni degli obiettivi e
vuoi dimostrare a te stesso di farcela. I nostri sogni adesso sono di poter
vivere di musica e di crescere musicalmente […]”
Benjamin
Mascolo e Federico Rossi sono due ragazzi che spero continuino a perseverare
nella musica se è ciò che continuerà a renderli felici (successo o meno di
pubblico che riceveranno), che non si accontentino, che seguano il loro mood e
non si lascino convincere a fare cose che non li rappresentino, che lavorino
sodo per crescere e migliorare musicalmente (non si smette mai di imparare). Buona fortuna
ragazzi!
Ammetto di non essere una grande fan di questi fenomeni nati sul web!
RispondiEliminaLa maggior parte delle volte sono dei ragazzini senza arte ne parte che non trasmettono buoni esempi.
Devo ammettere che in questo caso mi sono molto ricreduta: questi due ragazzi sono molto carini e la loro musica non è così male ;-)
Ma non so se riuscirò mai a leggere questo libro!
Guarda, ne escono troppi e tutti insieme di "fenomeni" dal web: alcuni decenti, alcuni pessimi. Loro stanno invadendo le pagine dei giornali e continuo a sentirli in radio: non sono male e da quello che ho letto sono rimasti, per ora, con i piedi per terra.
EliminaNe ho sentito parlare solo da terze persone, non mi sono mai interessata ne a loro ne a tutti i ragazzini che stanno spopolando sul web e non.
RispondiEliminaQuello che non capisco è scriverci un libro. FaviJ, questi due, Emis Killa.. Ma davvero?? XD E pensare che sono ragazzini/e che escono pazzi per sti tizi, piangono, si strappano i capelli.. Aaaaaah i bambini di una volta!
ahahah, hai ragione ma credo che per fortuna o sfortuna (dipende da chi ne parla) rappresentino la fenomenologia del nostro tempo!
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