martedì 9 maggio 2017

Book's News "Fregiate virtù ed inconfessati vizi” di Monika M

 
Buon martedì lettori cari! Com’è iniziata la vostra settimana?
La mia non benissimo, ma spero che si risolleverà!
Sono molto in ritardo nel rispondere alle mail del blog ma in questi giorni dovrei recuperare e dedicarmi alle Book’s News che da troppo devo postare.
Quindi non perdiamo tempo e iniziamo subito con il libro di Monika M “Fregiate virtù ed inconfessati vizi  un melodrammatico affresco storico in cui la protagonista: Miss Cécile Juliette Lefebvre, soggiogata dalle sue passioni, si lascerà sedurre da una Londra grigia che cerca nel libertinaggio una via di fuga dalla noia.

TITOLO: “Fregiate virtù ed inconfessati vizi

AUTORE: Monika M
DATA USCITA:  11 Aprile 2017
PREZZO SU AMAZON: 8.92 euro (cop. flessibile), 0.99 euro (ebook)
Nella grigia Londra del 1813 la parigina Miss. Cécile Juliette Lefebvre comprende presto come l' ostentare le proprie virtù mettesse al riparo dal sospetto una giovane donna, della quale mai nessuno avrebbe dubitato, lasciandola libera di vivere segretamente nefandi vizi!

Citazioni:
“ La sua voce le giunse inaspettatamente alle spalle mentre ella si inoltrava nel corridoio. Nascosto dallo stipite della finestra e dal tendaggio era celato allo sguardo di Cècile Juliette che, avanzando, gli era passata alle spalle.
-Siete curiosa: i vostri occhi lo rivelano.- disse, palesandosi ed avanzando con quella sua andatura lievemente malferma verso la giovane.
-Le vostre amanti invece rivelano che siete pazzo… -rispose impertinente per celare l’imbarazzo ed ostentando un’ aggressività da difesa.
La risata di Lord Byron risuonò fuori luogo, essendo egli causa della tragedia appena sfiorata nella stanza accanto. Nonostante il buon inglese non sfuggì all’uomo l’accento francese della giovane. Con lo sguardo fisso nei suoi occhi avanzò e, vedendola indietreggiare, sorrise.”

“Cécile Juliette avvertì la stanza mulinarle attorno, una vertigine violenta che dominò a stento, afferrò la posata e ne spinse le affilate punte sulla coscia, così che quel dolore fisico soppiantasse quello dello spirito. Mentre il dolore diveniva sempre più intenso Cècile Juliette esercitava il suo volto a restar impassibile alle emozioni, simulacro necessario.I giorni successi divennero detenzione per la giovane. Ogni risveglio si accendeva della speranza lui tornasse a farle visita, ogni tramonto affogava il miraggio nella delusione. Cècile Juliette si sorprese più volte alla ricerca del respiro che veniva a mancarle, ammonendo se stessa e la sua fragilità, possibile lui non la desiderasse? La sapeva lì eppure …Avvertì quel vuoto minacciarla ancora, era come precipitar in se stessa, inghiottita da paure sconosciute, sentiva di aver una inaccessibile selva proprio dentro di lei, non bastava guardarsi allo specchio per conoscersi!”

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